Mazara: piantati arbusti a Capo Feto e Tonnarella per la protezione del litorale

redazione

Mazara: piantati arbusti a Capo Feto e Tonnarella per la protezione del litorale

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venerdì 02 Febbraio 2018 - 10:28

A Mazara del Vallo sono iniziate le prime piantumazioni sperimentali di due specie autoctone di macchia mediterranea arbustiva in grado di svilupparsi sulla sabbia sia a pochi metri dalla linea di battigia sia poco più all’interno, sul litorale sabbioso e sulle dune costiere. A sperimentare questa novità è stato il mazarese Girolamo Barracco nel quadro di un progetto finalizzato al consolidamento dei tomboli che vengono creati naturalmente con la posa degli attenuatori d’onda a protezione dell’erosione dei litorali. La piantumazione sperimentale posta quasi sul bagnasciuga è stata realizzata sul litorale di Capo Feto, mentre quella più interna, dunale, sul litorale di Tonnarella, due aree di Mazara del Vallo facilmente raggiungibili in auto.

Nei prossimi mesi le due siepi saranno potate al fine di dare una forma particolare in grado di deviare il vento in modo da proteggere lo strato superficiale della spiaggia dall’erosione eolica. Fra le due siepi frangivento, poste ad una opportuna distanza calcolata in base alla velocità dei venti dominanti nell’area di piantumazione, si crea una zona di bassa pressione aerodinamica e di turbolenza che permette di “intrappolare” la sabbia trasportata e di realizzare dei piccoli depositi naturali utilizzabili per il ripascimento del litorale.

Il posizionamento e la forma delle siepi deve essere studiata caso per caso in base alla direzione ed alla velocità dei venti dominanti.

In linea di massima, il sistema , che si compone di diverse siepi posizionate in modo opportuno, è operativo  anche con venti con una velocità di 30 – 40 Km/h pari a 9 – 11 m/sec, vento  che forma onde di forza  da 4 a 6 della scala Beaufort.

Le siepi più vicino alla riva hanno un’altezza di circa un metro mentre quella più interne, dunali, di circa un metro e cinquanta centimetri.

L’altezza ridotta non limita la fruizione della spiaggia e non è un ostacolo al turismo balneare.

Le siepi sono posizionate in modo tale da formare delle aree sottovento di accumulo della sabbia , delle isole di ripascimento del tutto naturali.

La piantumazione delle due specie autoctone mediterranee sarà realizzata con una tecnica particolare in grado di permettere alle radici di drenare la parte salina del litorale  e di formare una fitta rete di collegamento fra le stesse, tale rete di radici consolida la porzione di terreno sottostante.

Le due specie selezionate non necessitano di nessuna particolare cura od irrigazione e sono in grado di sostenere anche le cosiddette “potature selvagge”.

Entrambe le specie utilizzate non attirano gli insetti – api, calabroni etc – nel periodo estivo, proprio al fine di non essere motivo d’apprensione per i turisti.

Tutte e due le specie sono considerate xerofile, (di luoghi aridi), psammofile (di luoghi sabbiosi), ed alofile (tolleranti ad elevati valori salini) e di difficile combustione.

Le caratteristiche principali sono le seguenti: resistenza all’aridità, capacità di ricaccio, resistenza agli incendi.

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