“Il rispetto per i salinari che emerge dal catalogo, onora una memoria storica di lavori quasi in estinzione. Ma tutto il progetto è un’operazione culturale che onora anche la città di Marsala”. È quanto ha affermato lo scultore Giuseppe La Bruna, direttore dell’Accademia di Venezia, intervenuto alla presentazione di “Volume di Sale”, il catalogo che racchiude l’omonimo progetto dell’artista Angela Trapani. La pubblicazione, oltre ad illustrare l’opera di Land Art, è il racconto dei giorni trascorsi tra le saline Ettore Infersa, a stretto contatto con i lavoratori, dall’alba al tramonto. Il tutto poi confluito nella suggestiva installazione di sale, le luci che l’hanno illuminata, il volo aereo sull’opera.
“Abbiamo dato la disponibilità delle nostre saline riconoscendo l’importanza dell’opera che – ha detto Giacomo D’Alì (SOSALT) – promuove l’intero ecosistema”. Un plauso per il progetto è giunto dal sindaco Alberto Di Girolamo che ha sottolineato “… la passione con la quale Angela Trapani ha realizzato la sua idea che, per la sua valenza artistica e culturale, tiene alta l’immagine della città e ne promuove le bellezze”. Il progetto di Land Art, esposto a Milano nel 2006 e svolto a Marsala dieci anni dopo, ha voluto evidenziare la fertilità del mare – il sale, il suo latte – seguendo i ritmi del lavoro dei salinari. “Una performance interattiva sul territorio di cui Angela Trapani ha il massimo rispetto – afferma Rosa Gandolfo, curatrice del progetto – che mi ha coinvolto emotivamente e che spero possa avere un seguito”.
Sul punto, Angela Trapani – che da anni risiede a Milano, dove svolge la sua attività artistica – accenna a qualche idea da proporre nell’immediato futuro: “Difficile resistere a questo luogo, che stimola la creatività di quanti ne colgono la magia. Un’altra mia performance è pertanto possibile, magari coinvolgendo cittadini e turisti. Intanto mi godo la realizzazione di questo mio sogno, per il quale rivolgo ancora un sentito grazie alla famiglia D’Alì”. Nel catalogo “Volume di Sale”, ricco di foto, l’artista marsalese ha riportato i nomi dei salinari coinvolti e i loro ruoli, utilizzando altresì vocaboli a molti sconosciuti: i Partitari che effettuano “a Rumpitina” della crosta di sale e i Venna che lo raccolgono; il Signaturi che conta le carriole e il Curatolo che sovrintende. Insomma, una pubblicazione che chiude un lavoro artistico che esalta le saline, la stessa Riserva naturale, facendoci riflettere sulle bellezze paesaggistiche di Marsala, ma anche sognare.