“Nell’edificio che ospita il Giardino d’Infanzia a Marsala, i bambini rimangono in classe con in cappotti”. E’ quanto ha denunciato, fornendoci una lettera che ha indirizzato nei giorni scorsi al sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo, il sindacato autonomo SI.NA.L.P. “Ho effettuato un sopralluogo la scorsa settimana– scrive Antonino Amodeo, responsabile pensionati del sindacato – e posso affermare che è impossibile per bambini molto piccoli, stare tante ore nelle aule al freddo. Il dirigente mi ha detto di avere più volte sollecitato gli organismi competenti ma ancora oggi il problema sussiste”. Anche la nostra redazione ha cercato di approfondire la questione. Le dodici classi in cui sono ospitati i circa trecento bambini della scuola d’infanzia, sono tutte dotate di impianto di riscaldamento, ma lo stesso non è ancora stato reso funzionante. Ci è sembrato di capire che il comune, prima dell’approvazione dello scorso bilancio, non aveva i fondi a disposizione per intervenire. Mancava la manutenzione ordinaria che, come ci ha spiegato la dirigente Ornella Adamo, è obbligatorio che sia effettuata ogni anno. Tuttavia abbiamo potuto costatare che con mezzi sostitutivi, stufette e quant’altro, le aule erano fredde ma non freddissime. “Le stufe sono state fornite dalle famiglie dei nostri piccoli alunni – ci ha detto la direttrice -. Debbo ringraziarle per l’intervento sostitutivo. Io stessa e il personale amministrativo abbiamo contribuito portandoci da casa delle stufe d’emergenza”. Ornella Adamo ci dice che come ogni anno, nel 2016, al termine delle lezioni ha provveduto ad informare il competente ufficio del settore edilizia scolastica del comune, che prima della ripresa dell’anno scolastico si sarebbero dovuti attivare per i lavori di manutenzione ordinaria dell’impianto di riscaldamento. “Sono tornata a scrivere nel mese di ottobre e poi anche a dicembre dello scorso anno – ha affermato -. L’impianto è sempre rimasto spento visto che i tecnici non si sono visti. Da colloqui informali ho compreso che il motivo era quello della mancanza di fondi perché il bilancio di previsione, non era stato ancora approvato dal Consiglio comunale”. Rimane ancora una volta da stupirsi come la presunta burocrazia “tardiva” metta in difficoltà un servizio così importante. Ieri mattina intanto, un po’ perché l’appalto per la manutenzione delle scuole era stato aggiudicato, forse anche per l’esposizione mediatica che il caso rischia di assumere, era stato effettuato un primo intervento nelle caldaie e nelle classi, nella tarda mattinata, l’impianto aveva cominciato a funzionare. Abbiamo poi incontrato diversi genitori che si lamentavano dell’impianto idrico che funziona poco e male. “Da sempre c’è una situazione che andrebbe affrontata in modo definitivo – ci ha detto la dirigente del Giardino d’Infanzia di viale Whitaker -. Si va avanti con soluzioni provvisorie che si ripresentano periodicamente”. Infatti come ci hanno fatto notare alcuni genitori in uno dei numerosi spazi liberi da costruzioni, c’era una fuoriuscita d’acqua. “Nell’aula che ospita mia figlia – ci ha detto una mamma -, nel bagno non c’è l’acqua calda, i bambini prima di andare in mensa si debbono spostare in un altro edificio per andare in bagno a lavarsi le mani con l’acqua almeno tiepida”. Circostanza questa che ci è stata confermata dalla direttrice Ornella Adamo. Tra le eccellenze che il Giardino d’Infanzia ha, e che sono testimoniate dagli oltre trecento iscritti e da una lunga fila di aspiranti tali, non c’è sicuramente la parte del verde pubblico relativo alla zona d’ingresso che a poco a poco si sta trasformando in una vera e propria boscaglia.
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