Un bilancio in cui non mancano aspetti positivi, ma anche criticità, quello tracciato dal presidente del Distretto della Pesca Giovanni Tumbiolo nel corso del tradizionale incontro di fine anno con i giornalisti, tenutosi nella sede mazarese di via Gian Giacomo Adria. Dodici mesi scanditi dall’impegno per la crescita di un settore che continua ad avere grandi potenzialità, ma anche numerosi problemi. Non ultimo, quello degli areali di pesca che in alcune circostanze ha causato momenti di tensione per l’eterna questione delle acque internazionali, concretizzatisi con le note vicende dei sequestri di pescherecci provenienti dalla provincia di Trapani. Un fronte, quest’ultimo, che anche quest’anno ha visto il Distretto ricoprire spesso un ruolo di mediazione rivelatosi decisivo per il buon esito delle trattative con le istituzioni nordafricane.
Per quanto riguarda le strategie del prossimo triennio per il rilancio del sistema ittico siciliano, Tumbiolo ha auspicato “una vera e propria rivoluzione silenziosa attraverso lo sviluppo delle buone prassi dell’economia circolare nell’ambito del modello di Crescita Blu”. Gli asset della Strategia 2017 – 2020 che il Distretto intende portare avanti comprendono la rigenerazione delle risorse naturali, la cura dei mari, la sostenibilità e l’innovazione nei processi produttivi, la responsabilità individuale e collettiva dalla produzione al mercato, la creazione di nuove figure professionali.
Tale Strategia prevede la necessità di limitare i rigetti in mare attraverso la valorizzazione di risorse marine non adeguatamente utilizzate; l’uso degli scarti della pesca in altri processi produttivi, ad esempio l’acquacoltura; la lotta contro gli sprechi alimentari; l’utilizzo di pescherecci da rottamare quali sedi per la formazione professionale e come luoghi di fruizione turistica e culturale. “E’ un sacrilegio distruggere natanti in attività, costruiti con tanti sacrifici dagli armatori e pescatori ed oneri per la stessa comunità. La riutilizzazione – ha ribadito Tumbiolo – di questo patrimonio con finalità sociali, e collettive, è un dovere di tutti. In questo contesto il pescatore diviene una risorsa da impiegare nella trasmissione di esperienze e know-how alle nuove generazioni”.
Durante l’incontro, il presidente Tumbiolo ha ripercorso alcune delle tappe salienti relative agli ambiti nei quali è stato impegnato tutto il Distretto nel corso del 2016: Innovazione Tecnologica e Blue Economy, Internazionalizzazione ed Esportazione del Modello del Cluster, l’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo, il Centro di Competenza Distrettuale, Finanza di Distretto e Accesso al Credito, Rete dei Distretti Agroalimentari, Sostegno commerciale alle imprese attraverso la partecipazione a fiere e meeting, Coordinamento della Filiera Ittica Mazara, Blue Sea Land- Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo, Africa e Medioriente. Una enorme attività fatta di impegno e di sacrifici di tante persone, imprese, enti, scuole e volontari.
“Lavoreremo – ha concluso Giovanni Tumbiolo – per fare in modo che nel 2017 il Distretto possa essere un soggetto sempre più utile”.