I precari che lavorano presso il Comune di Petrosino e che hanno avviato una rivendicazione dalla scorsa primavera per la definizione di un percorso che tenga conto delle competenze e delle professionalità, continuano lo stato di agitazione. Martedì scorso, si è tenuta presso il Municipio petrosileno, un’assemblea di tutti i dipendenti precari. All’incontro ha partecipato anche l’assessore alle Attività Produttive, Luca Badalucco, a quanto pare in rappresentanza dell’Amministrazione comunale. La riunione si è tenuta nel quadro di diverse assemblee che si sono svolte nei comuni della Provincia e a cui hanno aderito un numero quasi totale di precari. Nella cittadina petrosilena, i precari sono 32. E parecchi di loro sono in servizio da oltre 20 anni. L’assemblea ha discusso dell’imminente Piano Triennale 2016-2018 del fabbisogno del personale. La data perentoria è stata data dagli enti locali da parte della Regione Sicilia. Sembra che in ossequio al dettato regionale, al fronte delle 32 unità lavorative che sono in servizio in qualità di precari, si dovrebbe procedere all’assunzione di solo 2 unità. Durante l’assemblea, il personale precario ha ribadito che malgrado l’atteggiamento della Regione, essi ritengono che sia prioritario il rapporto tra loro e l’Ente, in questo caso il Comune di Petrosino, in cui svolgono l’attività lavorativa. Si è poi parlato delle procedure di stabilizzazione del precariato. “La norma europea che prevede dopo 36 mesi di lavoro continuato l’assunzione a tempo indeterminato, nella nostra Regione viene puntualmente disattesa”, dicono i precari.
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