Fallimento Marsala calcio: la sconfitta interna con la Palmese condanna la squadra all’”Eccellenza”

redazione

Fallimento Marsala calcio: la sconfitta interna con la Palmese condanna la squadra all’”Eccellenza”

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lunedì 23 Maggio 2016 - 17:13

Dopo appena un anno trascorso in quarta serie, lo Sport Club Marsala 1912 ha perso tra le mura amiche la gara play out contro la Palmese ed è retrocesso in “Eccellenza”gettando via l’ennesima opportunità di salvare un’annata a dir poco tribolata. La sconfitta di ieri pomeriggio per 1-3 (d.t.s.) contro i calabri è stata la sintesi perfetta di una stagione fallimentare. Una squadra priva di gioco e di identità non è riuscita a far valere l’apporto del pubblico amico accorso numeroso al “Nino Lombardo Angotta”, più di 3000 i presenti, ed ha vanificato malamente il vantaggio acquisito dopo appena 11 minuti di gioco. A schiodare il risultato è stato il solito Vincenzo Riccobono, uno dei pochi giocatori di categoria in organico, che ha trasformato in modo esemplare un calcio di punizione. Rotto l’equilibrio, però, gli azzurri si sono limitati ad amministrare senza tentare di chiudere definitivamente il match; atteggiamento sbagliato e controproducente che, alla fine, ha condannato gli azzurri ad una mesta retrocessione. Infatti, i nero verdi, atleticamente più freschi e con la giusta cattiveria agonistica, hanno iniziato a pigiare sull’acceleratore e, dopo aver trovato in modo fortunoso il goal del pari grazie ad uno sfortunato autogoal di testa di Totò Maltese, hanno imbrigliato gli azzurri a centrocampo ed hanno chiuso ogni varco. Così, dopo una ripresa abulica e con poche occasioni, si è dovuto ricorrere ai tempi supplementari; nell’extra time  a salire in cattedra sono stati i calabresi che hanno chiuso il discorso salvezza manda al tappeto gli uomini di Pergolizzi. Ad andare in rete è stato prima Corsale, direttamente su punizione con complicità di difesa e portiere, e poi Mangiarotti. La Palmese ha così conquistato la tanto agognata salvezza, mentre il Marsala è tornato nel massimo torneo regionale di Eccellenza.

Senza mezzi termini il capitano Vincenzo Riccobono, presentatosi in sala stampa, ha condannato la società per la mancanza di organizzazione: “C’è tanta amarezza, tanta delusione. Personalmente mi fa ancora più male aver conseguito questo risultato sportivo dopo aver vinto il campionato di “Eccellenza” ed aver indossato tutto l’anno la fascia di capitano. Spero soltanto che la società possa dotarsi di un progetto serio ed importante per tornare presto nel calcio che conta; quest’anno, purtroppo, abbiamo dovuto affrontare tante difficoltà ed abbiamo pagato una mancanza di organizzazione. Noi giocatori conoscevamo bene la situazione ed è stato un anno veramente pesante. Il mio auspicio è che si avvicinano al Marsala persone che veramente abbiano la forza di portare avanti un progetto con la giusta determinazione”.

Immediata la replica del direttore generale Matteo Gerardi che ribadisce di voler lasciare, considerando che non vi è stato mai feeling con la città: “La responsabilità è della società ma ritengo che giocatori e staff tecnico debbano condividere assieme a noi il fallimento di questa stagione. Se non siamo riusciti a salvarci, oltre alle ultime due chance gettate al vento con Lamezia e Rende, è anche per i tanti errori fatti nel corso dell’anno; la Palmese è giunta a Capo Boeo con la consapevolezza di doversi giocare il tutto per tutto e, soprattutto, con la mentalità giusta sapendo da tempo di dover disputare i play out; noi, invece, avendo galleggiato per quasi tutto l’anno tra salvezza e spareggi ed essendo andati molto vicino all’obiettivo al termine della regular season,  non abbiamo avuto il giusto approccio alla gara. Siamo rammaricati e mortificati per come è finita. Qualche settimana fa ho detto che lascio e lascerò, perché deve essere così! Vedremo nei prossimi giorni chi si farà avanti e valuteremo assieme come fare il passaggio di consegne”. In merito al ripescaggio, sollecitato dai colleghi, Gerardi ha poi dichiarato: “Bisogna pensare positivo. I requisiti per un ripescaggio ci sono ed il presidente Carbone ha anche dato qualche chance alle compagini che hanno disputato i play out, quindi chi prenderà in mano le redini della società può anche presentare la domanda per essere ripigliati in serie D”.

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