In riferimento ad un ricorso al tribunale amministrativo del Lazio da parte di alcuni familiari di individui affetti da disabilità varie ci sono state 3 sentenze che hanno dichiarato l’illegittimità dell’inserimento nel computo del reddito ai fini ISEE delle indennità legate ad invalidità (pensioni, assegni sociali, indennità di accompagnamento, indennità per invalidità sul lavoro). Lo scorso 29 febbraio nel grado di appello, il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del TAR del Lazio. In pratica gli assegni a qualsiasi titolo emessi a favore dei disabili non possono essere conteggiate come reddito. Sull’argomento è intervenuto con una interrogazione rivolta al sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo e agli assessori competenti, il Consigliere Michele Gandolfo. “Nella sentenza – afferma l’esponente socialista – si legge che l’indennità di accompagnamento e tutte le forme risarcitorie servono non a remunerare alcunché, né certo all’accumulo del patrimonio personale, bensì a compensare una oggettiva situazione di inabilità che provoca in se e per se disagi e diminuzione di capacità reddituale. Alla luce di tale sentenze invito l’Amministrazione comunale a non richiedere l’Isee per accedere ai servizi, acquisendo parzialmente la documentazione in attesa che l’Isee stessa venga adeguata alla sentenza del Consiglio di Stato”.
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