La decisione della Duca di Salaparuta di lasciare il Consorzio Volontario di Tutela del Vino Marsala sta facendo molto discutere osservatori e addetti ai lavori. Ignoti, per il momento, i motivi che hanno indotto il gruppo che controlla il marchio Florio a questa scelta. Tuttavia, il vicepresidente del Consorzio Benedetto Renda, si dice fiducioso sulla possibilità di un recupero: “Siamo rimasti stupiti da questa decisione – spiega – ma sono in corso rapporti epistolari e trattative che ci fanno sperare in un loro rientro”. A proposito delle motivazioni che hanno indotto diversi produttori del Marsala a lasciare il Consorzio, l’amministratore delegato delle Cantine Pellegrino ricorda come, in questi anni, ognuno abbia addotto motivazioni diverse (“per lo più si tratta di scelte aziendali o della volontà di risparmiare sui costi di affiliazione”). “Voglio sottolineare – prosegue Renda – che siamo aperti e ben disposti verso chi vuole impegnarsi per il Marsala. Non c’è nessuna chiusura”. E qui, il riferimento è alla proposta, rilanciata dall’ex assessore Nino Barraco, di aprire il Consorzio anche alle Cantine Sociali e a una rappresentanti dei produttori di uva. “Prima però bisognerà approvare il testo unico sul vino che dovrebbe portare al riconoscimento ministeriale del Consorzio”.
Il documento, messo a punto dalla Commissione Agricoltura, dovrebbe portare a una riorganizzazione e a una semplificazione nel settore della vitivinicoltura ed è stato presentato nei giorni scorsi al Vinitaly dal Ministro Martina. Il testo, tra le altre cose, prevede che per ciascuna DOP o IGP potrà essere costituito e riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole un consorzio di tutela allo scopo di offrire assistenza tecnica, proteggere i marchi dagli abusi e valorizzare la produzione e l’informazione ai consumatori. Inoltre, si fa esplicito riferimento al principio della giusta rappresentatività dei protagonisti della filiera e dei soggetti inseriti nel sistema di controllo anche all’interno del consorzio del vino liquoroso Marsala.