La sezione marsalese dell’Unione Italiana Ciechi si è trasferita nei giorni scorsi, nella via Garibaldi all’interno dell’atrio comunale. Dopo un girovagare durato anni, sembra che adesso l’associazione che raggruppa gli ipovedenti abbai trovato, con l’intervento dell’Amministrazione comunale, una location definitiva. “Siamo stati alloggiati per diverso tempi in un locale nella via Dante Alghieri, poi il comune ce ne ha assegnato uno all’interno dell’ufficio tecnico, in piazza sant’Agostino e infine dopo nostre ripetute richieste, abbiamo una sede definitiva – afferma Antonio Struppa, delegato marsalese dell’Unione Ciechi e componete del direttivo provinciale -. Cominceremo a breve a svolgere la nostra attività sociale. Intanto stiamo sistemando il nuovo locale e lo stiamo adeguando alla speciali esigenze della nostra “categoria”. L’occasione dell’incontro con Struppa, che è anche presidente comunale dell’Unione apostolica ciechi, ci permette di allargare la discussione per capire come Marsala sia o meno attrezzata per venire incontro a questa particolare categoria di soggetti svantaggiati.“Apprezziamo l’interessamento dell’Amministrazione comunale che ci ha dato dei locali facilmente raggiungibili. Per i nostri associati è indispensabile una location che sia al centro della città”. Ultimamente sono stati eseguiti dei lavori di adeguamento alle norme europee che regolano la deambulazione pedonale per i non vedenti. Per intenderci quelle strisce e palline di materiale colorato che sono state collocati nei punti nevralgici in prossimità dei marciapiedi, soprattutto nel centro storico. “Sono degli accorgimenti utili soprattutto per i non vedenti che arrivano da turisti nella nostra città – afferma il dirigente dell’Unione Ciechi -. I nostri associati è molto raro trovarli in giro da soli con il classico bastone bianco. Siamo quasi sempre accompagnati. Riteniamo però che ogni intervento fatto nella direzione di portare aiuto ai soggetti con handicap fisico, sia utile. Se vogliamo essere proprio pignoli c’è da dire che in alcune strade della città non sono stati collocati. Questo mi è stato segnalato da alcuni nostri associati che ne lamentano l’assenza per esempio nella via Itria e in corso Calatafimi”. Abbiamo girato la segnalazione all’ingegnere Vincenzo Figuccia, funzionario del settore Grandi Opere ed estensore materiale del progetto di collocazione delle cosiddette “Guide naturali” per gli ipovedenti. “Comprendo che con il finanziamento avuto non siamo riusciti a raggiungere con il servizio tutta la città – ci ha detto il responsabile -. Stiamo cercando di attivare la richiesta di un ulteriore finanziamento. Speriamo di riuscire ad ottenerlo per adeguare alle norma tutta la città”. Infine una ulteriore raccomandazione da parte di Antonio Struppa: “Credo che un’ Amministrazione pubblica che intenda intervenire in qualsiasi settore e in modo particolare con chi come noi vive uno svantaggio, avverta la necessità di ascoltare le nostre esigenze”
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