Trapani, tra tempeste e mal di mare: Tranchida detta la rotta della città

Gaspare De Blasi

Trapani, tra tempeste e mal di mare: Tranchida detta la rotta della città

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mercoledì 17 Dicembre 2025 - 06:54

C’è un mare agitato davanti a Trapani, fatto di emergenza idrica, infrastrutture strategiche incompiute, scontri istituzionali e tensioni politiche che non accennano a placarsi. Ma per il sindaco Giacomo Tranchida non è il momento di cambiare rotta. In questa intervista il primo cittadino affronta senza filtri i nodi più delicati dell’agenda amministrativa – dall’acqua al porto, dallo sport alla legalità – rivendicando scelte, chiarendo responsabilità e lanciando un messaggio chiaro: chi soffre il mal di mare si prepari, perché la navigazione continuerà anche con mare grosso.

Sindaco, alla luce delle recenti riunioni della Cabina di regia e degli interventi tecnici annunciati, compreso il collegamento Lago Arancio–diga Garcia, può dirci con precisione quale sia oggi il quadro reale dell’emergenza idrica nel territorio comunale e quali sono le date certe per il ritorno alla normalità della distribuzione?

Trapani, grazie anche agli investimenti straordinari di revamping effettuati dalla mia Amministrazione comunale in questi anni sul sistema dei pozzi Bresciana, risente in maniera marginale la crisi provocata dal disastro regionale nella gestione del Garcia. Errori come ha dichiarato il Presidente della Regione o orrori ed altro come invece pensiamo come Sindaci di Trapani che meritano l’attenzione della giustizia: chi ha sbagliato deve pagare e non certamente i cittadini assetati anche d’inverno. Comunque, già la prossima settimana, con l’attivazione dei pozzi comunali di Inici, garantendo più acqua nel sovrambito, recupereremo anche la dotazione di sostegno di litri al secondo fornita in maniera solidaristica agli altri comuni ma sottratta alla distribuzione cittadina.

Dopo un investimento di circa 80 milioni di euro i lavori di dragaggio dei fondali del porto sono ancora incompleti. Le grandi navi da crociera non possono entrare e molte banchine commerciali non sono ancora fruibili. Com’è andato l’incontro con il commissario straordinario Autorità portuale Annalisa Tardino che la scorsa settimana ha disertato il consiglio comunale straordinario sul tema e quali le prospettive per il prossimo futuro?

Da un lato si è fatta chiarezza sulle cause e concause circa i ritardi di completamento lavori (indagine autorità giudiziaria sullo smaltimento fanghi e tempistiche procedurali per i nuovi finanziamenti), dall’altro si compatta un fronte unico pro-porto che chiamerà ogni forza politica e di governo a fare la propria parte nei fatti e non solo nelle dichiarazioni di facciata. Non molliamo e tifiamo per il partito unico del porto

La questione della concessione del Pala Daidone ha provocato forte attenzione pubblica e preoccupazione tra i tifosi e gli abbonati. Può spiegare le ragioni che hanno portato l’Amministrazione ad avviare il procedimento di revoca e che condizioni contrattuali intendete proporre per superare l’impasse, in vista del prossimo incontro con la società sportiva di basket?

Lo sport si fonda su regole oltre che disciplina così come la nostra democrazia costituente, e le leggi vigenti vanno rispettate da tutti a meno che non vengano cambiate. Gli uffici stanno applicando le leggi e le procedure che, in astratto, in sede extragiudiziale e transattiva potrebbero anche consentire soluzioni se la parte rimuove il danno già provocato, scindendo dalle attività sportive profit la gestione gratuita dell’impianto ed onorando le obbligazioni assunte.

Negli ultimi mesi si sono consumati attacchi e contenziosi con figure pubbliche e imprenditoriali: ritiene che il clima politico cittadino possa uscire da questa fase di contrapposizione?

Io stesso sono stato chiamato, e in più occasioni anche avanzando diverse denunce, a difendermi ed a difendere l’autonomia istituzionale e cittadina del Comune di Trapani e dei trapanesi. Dietro tutto questo, da un lato c’è la violenza perpetrata dall’arroganza del potere del noto soggetto che probabilmente è convinto che tutte le persone, istituzioni comprese, possano essere a suo libro paga, e dall’altro, c’è un sottile gioco trasversale agli attuali schieramenti che cerca di minare l’attuale quadro politico in vista di prossime elezioni regionali e nazionali, pensando di giocare con elezioni amministrative anticipate in tale prospettiva. In buona sostanza costoro sono in conflitto d’interesse (imprenditoriale e politico), e non gliene frega nulla dell’importante attività programmatica e della realizzazione di opere strategiche per la città ed il territorio; seppur da fronti apparentemente diversi sono interessati a mettere le mani su Trapani e con ogni mezzo ed a qualunque prezzo, facendo anche alleanze col diavolo. Assicuro i trapanesi che li difenderemo anche da questo tentativo di ulteriore saccheggio

Cosa spera che porti il 2026 alla città di Trapani?

Intanto verità, è su più fronti e chiarezza anche politica. Superata la tempesta invernale il mare all’orizzonte chiaro, favorisce una navigazione che procede più spedita e sicura verso nuove stagioni di crescita e sviluppo socio – occupazione ed economico. Comunque, non intendo cambiare rotta, anzi avviso gli alleati: se qualcuno comincia a soffrire il mal mare si attrezzi.

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