Oltre la metà degli infermieri italiani manifesta disagi psichici, con livelli di burnout superiori alla media europea. Il nuovo studio Nursing Up, che incrocia il dossier OMS Europa – MeND Survey 2025 con i più recenti report italiani, evidenzia un quadro allarmante. In Europa, secondo l’OMS, 1 infermiere su 3 mostra sintomi depressivi o ansiosi e oltre il 10% ha riferito pensieri suicidari nelle ultime settimane. Le cause principali: turni prolungati, violenza sul posto di lavoro, condizioni contrattuali instabili e carichi emotivi crescenti.
- Studio BENE: 59% degli infermieri “molto stressato”; 40% con elevato esaurimento emotivo.
- ISS 2024: quadro “allarmante” di stress e burnout.
- ARCS 2024: sovraccarico emotivo, turni pesanti e supporti psicologici quasi assenti.
La combinazione di turni massacranti ed episodi di violenza, sommata alla carenza strutturale di organici, è la leva che secondo Nursing Up amplifica il disagio mentale e porta l’Italia sopra la media europea.
De Palma: “Servono misure immediate. Servono adesso”
«Gli infermieri stanno pagando un prezzo altissimo. Chi vive condizioni di disagio non può lavorare in sicurezza, molti stanno abbandonando la professione. Servono investimenti strutturali, stabilizzazioni, protocolli contro la violenza e supporti psicologici reali. Il Governo intervenga ora», dichiara Antonio De Palma, Presidente del Nursing Up.
Il sindacato sollecita la politica a recepire le linee OMS e ad avviare una riforma complessiva delle condizioni di lavoro infermieristiche.
Gli studi nazionali confermano che in Italia la situazione è ancora più grave: