Da oggi, 5 novembre e anche domani si annunciano giornate complesse per la sanità e i servizi farmaceutici italiani. Si comincia oggi con lo sciopero nazionale dei medici di medicina generale, indetto dallo Snami contro l’introduzione del cosiddetto “ruolo unico”. Secondo i medici di famiglia, la riforma rischia di trasformarli in semplici funzionari del sistema sanitario, mettendo a rischio l’autonomia professionale e la qualità dell’assistenza territoriale. Una protesta che punta a difendere il modello di medicina di prossimità, elemento centrale per la salute dei cittadini. Il giorno successivo, giovedì 6 novembre, sarà la volta dei dipendenti delle farmacie private, quasi 60 mila in tutta Italia, che sciopereranno per 24 ore. La mobilitazione è stata proclamata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs a seguito del mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto ad agosto 2024.
La situazione vigente? Il contratto è stato rinnovato nel 2021 di 80 lordi dopo una vacatio di 8 anni. I sindacati chiedono adeguamenti salariali coerenti con il costo della vita e un maggiore riconoscimento del ruolo strategico dei farmacisti nella tutela della salute pubblica. La trattativa con Federfarma si era interrotta ai primi di ottobre, nonostante la procedura di raffreddamento e conciliazione prevista dalla normativa sugli scioperi nei settori regolamentati. In provincia di Trapani, l’adesione allo sciopero è timida. Una quindicina di dipendenti delle farmacie private si uniranno alla manifestazione regionale che si terrà a Palermo, in Piazza Indipendenza, davanti al Palazzo della Regione. “Per noi è importante rivendicare i nostri diritti contrattuali – spiegano i lavoratori – le farmacie sono presidi sanitari fondamentali, soprattutto nei centri abitati di piccole e medie dimensioni, dove spesso manca anche la guardia medica”. Il timore è quello che Federfarma possa frenare la mobilitazione quando invece dovrebbe “… essere parte attiva per la ricomposizione del tavolo nazionale di negoziazione per permettere una soluzione positiva della vertenza dato l’importante ruolo che nel tessuto sanitario regionale ricoprono i presidi delle farmacie, basti pensare alla somministrazione dei vaccini antinfluenzali che vengono effettuate nelle farmacie in questo periodo”. Due giorni di mobilitazione che metteranno sotto pressione il sistema sanitario, con l’obiettivo di tutelare professionalità, diritti dei lavoratori e qualità dei servizi sul territorio.