Il Comitato Pendolari Siciliani – Pendolari Trapani-Palermo lancia un nuovo allarme sulle gravi criticità che continuano a colpire la linea ferroviaria Trapani–Castelvetrano–Piraineto, chiedendo interventi urgenti alla Regione Siciliana, a Trenitalia e a Rete Ferroviaria Italiana (RFI). “È diventato inaccettabile viaggiare in treno tra Castelvetrano e Trapani – denunciano i pendolari –. Nelle ultime settimane ritardi e soppressioni sono ormai all’ordine del giorno a causa dei continui problemi tecnici che riguardano l’infrastruttura, in particolare i passaggi a livello di Marausa, Mozia-Birgi e Petrosino-Strasatti”.
Lavori compiuti ma nessun miglioramento?
Il Comitato sottolinea come la situazione, nonostante la chiusura della linea per oltre un anno dovuta a lavori di ammodernamento e alla realizzazione di nuovi sottopassi, non mostri alcun miglioramento. “Dopo gli interventi promessi, ci saremmo aspettati una rete più efficiente – aggiungono – ma i guasti continuano, e basta un temporale per mandare in tilt la circolazione”. I disservizi si traducono in ritardi cronici e treni cancellati, spesso sostituiti da autobus che non arrivano in orario o che non riescono a contenere tutti i passeggeri. “Molti pendolari vengono lasciati a terra per mancanza di posti – spiegano – e la gestione dei bus sostitutivi è caotica”.
I numeri dei disservizi nel trapanese
Il bilancio del 22 ottobre 2025 è emblematico: su 26 corse previste tra Trapani e Castelvetrano, 13 sono state soppresse, per un totale di 653 chilometri di servizio cancellati. Una giornata che i pendolari definiscono “nera”, con treni eliminati lungo tutta la tratta, da Petrosino-Strasatti a Piraineto. Alla luce di quanto accaduto, il Comitato chiede chiarimenti alla Regione Siciliana: “Vogliamo sapere quali iniziative intenda intraprendere il Dipartimento regionale dei Trasporti nei confronti di Trenitalia e RFI per i continui guasti alla linea”. Inoltre, i pendolari sollecitano il Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti a verificare se la Regione sia a conoscenza dei disservizi segnalati e se siano state applicate le penali previste dal Contratto di Servizio 2024-2033 e dall’Accordo di Programma Quadro con RFI. “È necessario un monitoraggio serio – conclude il Comitato – attraverso la valutazione periodica degli indicatori di performance (KPI), così come previsto dall’allegato G dell’Accordo Quadro. I pendolari meritano un servizio ferroviario affidabile, puntuale e dignitoso, non l’incertezza quotidiana di un viaggio che rischia di non partire”.