Si riaccende il dibattito sull’istituzione del Parco Nazionale delle Egadi e del litorale trapanese, un progetto annunciato da anni ma rimasto finora in sospeso. Il tema, che tocca in profondità la vita delle comunità locali, è tornato al centro dell’attenzione pubblica grazie anche alle parole dell’ex sindaco di Favignana Gaspare Ernandez, che ha espresso riflessioni critiche ma costruttive, invitando a un confronto aperto, serio e partecipato.
Un progetto importante, ma non calato dall’alto
L’idea di un Parco Nazionale nasce con l’intento di tutelare il patrimonio naturale e paesaggistico di uno dei territori più affascinanti della Sicilia occidentale, favorendo al contempo uno sviluppo sostenibile. Tuttavia, come sottolinea Ernandez, accanto alle potenzialità emergono timori legittimi da parte della popolazione e degli operatori economici locali. Le preoccupazioni riguardano principalmente i vincoli normativi, l’aggravarsi della burocrazia, la scarsa chiarezza sui confini del futuro Parco e sulle regole di gestione, oltre alla mancanza di un vero coinvolgimento della comunità nelle fasi decisionali.
Un percorso condiviso per una scelta consapevole
Per queste ragioni, l’ex sindaco sottolinea l’urgenza di un confronto preventivo e approfondito, che coinvolga tutte le forze politiche, le associazioni ambientaliste, i sindacati, gli operatori economici e soprattutto i cittadini. Non si tratta – afferma Ernandez – di esprimere un sì incondizionato né un no pregiudiziale, ma di costruire un percorso trasparente e condiviso, in grado di rispondere alle esigenze del territorio. Ernandez critica inoltre la possibilità che una decisione di tale portata possa essere affidata a soli 12 consiglieri comunali, senza nemmeno una presa di posizione ufficiale da parte della Giunta Municipale. “L’argomento è troppo importante per essere trattato con superficialità”, sostiene l’ex sindaco. “Una mancata programmazione oggi potrebbe compromettere il futuro delle Egadi, proprio nel momento in cui c’è bisogno di scelte strategiche per uno sviluppo socio-economico sostenibile”.
Il Parco deve nascere dal basso, con la comunità
Secondo Ernandez, il Parco può rappresentare una vera opportunità solo se costruito insieme al territorio e non imposto dall’alto. In quest’ottica, rivendica il coinvolgimento diretto del Comune di Favignana nella governance del futuro Parco, ritenendo che il destino delle Egadi debba essere deciso dalla sua gente e non da logiche esterne o centralistiche. Il messaggio dell’ex primo cittadino è chiaro: la tutela ambientale e lo sviluppo economico non sono in contrasto, ma possono coesistere solo se guidati da un progetto condiviso, realistico e radicato nella comunità. Il Parco Nazionale può diventare uno strumento efficace di valorizzazione del territorio, a condizione che il suo disegno nasca da un vero ascolto e da un confronto trasparente con chi vive e lavora ogni giorno su queste isole. Il futuro delle Egadi passa anche da qui: dalla capacità di costruire insieme un modello sostenibile, che metta al centro le persone, la natura e una visione di sviluppo rispettosa delle identità locali.