L’attore e regista Robert Redford, volto intramontabile del cinema americano e mondiale, è morto a 89 anni. E’ deceduto nel sonno nella sua casa di Provo nello Utah. La morte è stata confermata da Cindi Berger, la Ceo dello studio di pubblicità Rogers & Cowan Pmk. Per oltre mezzo secolo ha incarnato il mito del cinema americano. Con lui se ne va non solo uno dei volti più amati dal pubblico, ma anche un pioniere che ha saputo unire glamour e impegno civile, fascino da star e attenzione alle storie più intime e difficili. Era il 1969 quando il pubblico di tutto il mondo lo vide in sella accanto a Paul Newman in Butch Cassidy: il sorriso scanzonato, lo sguardo limpido e ribelle, la naturalezza davanti alla macchina da presa lo consacrarono icona immediata. Da allora Redford non è più uscito dall’immaginario collettivo. Negli anni Settanta firmò una sequenza di film destinati a entrare nella storia: ‘La stangata’ con Paul Newman, Come eravamo con Barbra Streisand, I tre giorni del Condor, fino a Tutti gli uomini del presidente, in cui vestì i panni del giornalista Bob Woodward e raccontò lo scandalo Watergate.
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