Un’importante operazione di polizia marittima a tutela dell’ambiente marino e del rispetto delle leggi sulla pesca marittima, sotto il coordinamento del 12° CCAP della Direzione Marittima di Palermo, è stata portata a termine nei giorni scorsi dalla Guardia Costiera nell’ambito del Compartimento Marittimo di Trapani coinvolgendo il personale dell’Ufficio Circondariale di Marsala e di quello di Marettimo. Grazie al sistema di monitoraggio satellitare V.M.S., la Capitaneria di Porto di Trapani ha individuato alcune unità da pesca a strascico attive all’interno della zona GSA 16 – area geografica sud occidentale della Sicilia, istituita per monitorare lo stress di cattura di alcuni stock ittici – nonostante nel mese di settembre sia in vigore il fermo pesca regionale, misura essenziale per garantire il ripopolamento delle specie e l’equilibrio biologico.
Prontamente venivano inviate in zona delle motovedette che hanno intercettato a sud-ovest di Marettimo un peschereccio della marineria di Porticello; l’imbarcazione, oltre a operare in periodo vietato, utilizzava una rete non conforme alla normativa comunitaria, con maglie inferiori al consentito e, quindi, altamente dannose per l’ecosistema perché in grado di catturare anche esemplari giovani. L’utilizzo di reti non conforme è particolarmente dannoso per l’ecosistema e per le specie ittiche in quanto la non conformità della dimensione delle maglie che compongono gli attrezzi da pesca ne modifica significativamente la selettività e permette, dunque, la cattura di esemplari di taglia inferiore a quella consentita anche in fase di crescita e riproduzione.

L’attrezzatura e quasi mezzo quintale di pescato sono stati sequestrati e al comandante dell’unità sono state contestate due sanzioni amministrative per un totale di 4.000 euro per aver violato il periodo di interruzione della pesca come disposto dalla normativa regionale e per avere pescato con un attrezzo da pesca non consentito. Contemporaneamente, un’altra unità da pesca della stessa marineria, già monitorata dai sistemi della sala operativa della Capitaneria di porto di Trapani,è stata ispezionata al porto di Marsala accertando anche in questo caso un’attività di pesca a strascico. Sono scattati, quindi, il sequestro della rete e di circa tre quintali di pescato, oltre a una sanzione amministrativa pari a 2.000 euro. Tutto il pescato sequestrato, complessivamente circa tre quintali e mezzo, è stato devoluto in beneficenza.