Trapani, l’opposizione aderisce alla manifestazione di Futuro contro l’amministrazione Tranchida

redazione

Trapani, l’opposizione aderisce alla manifestazione di Futuro contro l’amministrazione Tranchida

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mercoledì 10 Settembre 2025 - 12:15

La politica trapanese si prepara a una nuova giornata di mobilitazione. Sabato 13 settembre alle ore 10, davanti a Palazzo D’Alì, il movimento Futuro, guidato dall’imprenditore Valerio Antonini, ha convocato una manifestazione pubblica per chiedere le dimissioni del sindaco Giacomo Tranchida e della sua giunta. All’iniziativa aderiscono anche i consiglieri dell’opposizione in Consiglio comunale annunciano la loro partecipazione.

I consiglieri, in una nota diffusa alla stampa, hanno ripercorso i due anni di opposizione in aula consiliare: “Dal 2023, anno della campagna elettorale, abbiamo presentato ai cittadini un progetto alternativo… Quel progetto è stato infranto da tatticismi, opacità e nodi politici e amministrativi”, hanno scritto.

Secondo l’opposizione di centrodestra, la città soffrirebbe una condizione di stallo caratterizzata da “assenza di sviluppo, emergenza idrica cronica, degrado del cimitero, ritardi sui fondi PNRR e incertezza sui progetti strategici come la RSA”. Poi hanno aggiunto aggiunto: “È tempo di cambiare. È tempo di restituire dignità e prospettive per il rilancio alla nostra città”.

La mobilitazione nasce dall’iniziativa di Valerio Antonini, leader di Futuro e figura già protagonista di un acceso confronto con l’amministrazione comunale. L’imprenditore ha invitato i cittadini a scendere in piazza, stimando una partecipazione di 5000 mila di persone. All’appello hanno risposto, oltre all’opposizione consiliare, anche il movimento STOP e il Comitato per la fusione Trapani-Erice, che hanno annunciato la propria presenza.

La manifestazione di sabato si inserisce in un contesto politico locale particolarmente teso. Da un lato, l’opposizione e i movimenti civici che chiedono un cambio di rotta per la città; dall’altro, l’amministrazione che rivendica la legittimità del proprio mandato e denuncia un’escalation di attacchi personali e politici.

Il corteo di sabato rappresenterà dunque un momento significativo per misurare il livello di consenso e di partecipazione civica attorno a due visioni contrapposte sul futuro di Trapani.

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