Favignana tra turismo e memoria: Tammaro, voce dell’isola che resiste

Carmela Barbara

Favignana tra turismo e memoria: Tammaro, voce dell’isola che resiste

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sabato 13 Settembre 2025 - 06:21

Salvatore Tammaro è una figura che a Favignana non ha bisogno di presentazioni: cofondatore del Partito Democratico sull’isola, storico commerciante, da sempre legato al mondo dell’Azione Cattolica e alla parrocchia, nonché punto di riferimento del progressismo locale. Lo incontriamo all’Aegusa Caffè, il locale che ha fondato e che resta aperto tutto l’anno, simbolo di resistenza e presidio sociale in un territorio che in inverno si svuota e in estate esplode di vita. Con lui parliamo della stagione turistica appena conclusa, delle difficoltà e delle opportunità per le Egadi, del valore della tradizione della tonnara e delle sfide future legate a turismo, ambiente e sostenibilità.

Com’è andata la stagione estiva alle Egadi dal punto di vista turistico ed economico?

Dopo un buon inizio in primavera con le riprese del film “Odissea”, abbiamo avuto un buon mese di giugno. Si è riscontrata una flessione, che ormai considero “fisiologica”, tra la terza settimana di luglio e la prima di agosto; flessione che si ripete da circa un decennio ed è dovuta, a mio parere, al passaggio dalla media all’alta stagione. Il restante mese di agosto, invece, rimane sempre caratterizzato dalla massima affluenza di turisti. Buone prospettive si intravedono anche per il mese di settembre, sebbene si sia conclusa la stagione estiva.

La sua attività ha risentito più di opportunità o di difficoltà in questi mesi?

La mia attività, come tutte le altre delle Egadi, gode di tante opportunità durante i mesi estivi che controbilanciano un inverno pieno di difficoltà. L’Aegusa Caffè è uno dei pochi locali che rimane aperto tutto l’anno, anche quando in inverno si assiste allo spopolamento dell’isola da parte di famiglie che si trasferiscono in terraferma per vari motivi (sicuramente la penuria di servizi, ma anche il caro affitti e la difficoltà di trovare alloggi e lavori invernali), ma anche molti giovani vanno via per studio o per continuare a lavorare durante la stagione invernale. Nelle nostre isole restiamo in pochi.

Quanto conta oggi la tradizione della tonnara e del tonno rosso per l’identità di Favignana?

La tradizione della tonnara esiste ormai solo ed esclusivamente in alcune decine di pubblicazioni, in tesi universitarie, nei monumenti che raccolgono la storia centenaria delle tonnare di Favignana e Formica, e nelle poche persone ancora in vita che sono testimonianza autentica di quel mondo passato. Adesso, infatti, il tonno non viene né pescato né lavorato più nell’arcipelago, ma rimane comunque un piatto servito nelle nostre tavole e sempre presente nel DNA di noi isolani. Tuttavia, sebbene le nostre famiglie abbiano avuto a che fare con la pesca del tonno nei secoli scorsi, oggi le nuove generazioni non hanno la stessa consapevolezza. Servirebbe investire fin dalle scuole elementari nell’insegnamento della storia di tutte e tre le nostre isole.

Quali sfide vede per il futuro dell’isola tra turismo, ambiente e sostenibilità?

La maggiore sfida è creare un turismo sostenibile che salvaguardi l’ambiente, possibile tramite un’accurata programmazione della stagione estiva durante il periodo invernale, ma anche pulizia, servizi stabili e di qualità, e più controllo delle regole per i sempre maggiori turisti. Il turismo aggressivo (“mordi e fuggi”) che abbiamo sperimentato in questi anni porta solo disagi e malcontenti. Il nostro fiore all’occhiello su turismo, ambiente e sostenibilità è l’Area Marina Protetta (AMP), per questo ritengo che il nostro arcipelago debba affrontare la nuova sfida del “Parco delle Egadi” con un ruolo da protagonista. Bisogna puntare in alto, senza lasciarci condizionare né da posizioni ideologiche né dal millantato facile sviluppo economico che viene promesso.

Come giudica i primi passi della nuova amministrazione del sindaco Pagoto?

Sono passati solo tre mesi dall’elezione della nuova amministrazione, quindi non posso fornire un mio bilancio personale; tuttavia, si possono evidenziare alcune prime cose. In questi mesi ho visto il Comune impegnato nell’ordinaria ed essenziale amministrazione, come la pulizia diurna e notturna del centro storico. Come tanti residenti e turisti ho apprezzato il ritorno delle attività ludiche nelle due piazze, ma anche il ripristino della segnaletica stradale. Di contro assistiamo ancora a problemi quotidiani dovuti all’emergenza idrica, disagi vissuti da noi isolani, dagli operatori turistici e anche dagli ospiti. Questo è un problema serio che l’amministrazione deve necessariamente risolvere al più presto, mettendolo al centro dei suoi progetti politici. Ritengo che l’approvvigionamento idrico sia una priorità per qualsiasi territorio, specialmente per il nostro, che è a vocazione turistica e in estate registra un boom di presenze. Sarebbe bene che a fine stagione l’amministrazione convocasse tutti gli operatori turistici per programmare adeguatamente la prossima estate. Auspico, inoltre, che l’amministrazione si impegni a portare avanti quei progetti già finanziati del PNRR di cui si è appreso di recente dalla stampa.

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