A Trapani città la tensione ormai si taglia col coltello. In un clima di tutti contro tutti, o sei con me o sei contro di me l’aria sta diventando davvero irrespirabile. La guerra ormai dichiarata dall’imprenditore romano Valerio Antonini al sindaco Giacomo Tranchida e alla sua amministrazione ha travalicato di gran lunga i termini della dialettica politica e le accuse e le offese sono ormai pane quotidiano. I mezzi preferiti sono i social ma gli effetti collaterali e le vittime collaterali sono persone vere, in carne ed ossa. Dopo la conferenza stampa di sabato mattina a palazzo D’Alì dove il sindaco Tranchida ha cercato di mettere ordine nelle vicende politico amministrative dei giorni scorsi e che hanno portato alle dimissioni dell’ormai ex assessore Emanuele Barbara dopo la diffusione su X di una telefonata privata intercorsa con il presidente della Trapani Shark, il clima si è ulteriormente avvelenato. Antonini, che è anche leader e fondatore del nuovo movimento politico “Futuro” oltre ad etichettare in malo modo le dichiarazioni uscite da quella sede, ha rilanciato, organizzando una manifestazione di protesta per sabato prossimo alle 10 davanti al Comune di Trapani per chiedere le immediate dimissioni del sindaco e della sua Giunta. Una mobilitazione popolare lanciata sabato sera dal suo profilo X che chiama i cittadini a raccolta per manifestare contro l’operato dell’attuale amministrazione.


Dal canto suo l’amministrazione ha risposto con un lungo post sulla sua pagina ufficiale denunciando una campagna d’odio senza precedenti in questa città. Si legge sul profilo Facebook della Città di Trapani: “Si fomenta in città, ormai da mesi, una crescente e sempre più violenta campagna di odio volta a diffamare ed offendere pubblici amministratori, funzionari pubblici, imprenditori, giornalisti e semplici cittadini. Numerose le azioni oltraggiose e diffamatorie in danno della vittima di turno, sovente sottoposta a minacce e ricatti, non tanto velati e non tanto politici. Il diritto dei colori granata, per cominciare dalla prima squadra, di giocare le partite in seno al Pala Daidone non è mai stato e non sarà compromesso. Così come non sarà mai abdicata in favore di alcun soggetto, l’applicazione di norme e regolamenti disciplinati da leggi e regole di tutela generale degli interessi pubblici. E’ giusto ricordare che non è venuta meno da parte del Sindaco e della Giunta la volontà di tutelare la maglia granata, gli appassionati e tifosi, e gli stessi sportivi abbonati per il corrente campionato (come chiaramente comprensibile da atti amministrativi ed indirizzi emanati, tra cui, in ultimo nota sindacale del 14/08/2025, compiegata). Altresì corretto rammentare che nei mesi recenti non pochi sono stati i tentativi avviati da questa AC, con plurale e partecipato approfondimento in sede tecnico-giudica anche unitamente alla parte interessata, per la ricerca di soluzioni legittime alle criticità unilateralmente create dalla Società in relazione alla compromessa datata convenzione (a tal proposito vedi prot. 69555 del 07/09/2023 in allegato 2), valutando anche ipotesi transattive. A fronte di ciò, una risposta crescente di violenza politica (premeditata?!), quotidianamente alimentata con azioni che passano dalle intimidazioni alle minacce ai ricatti urbi et orbi, che inevitabilmente viene sottoposta all’attenzione delle Autorità preposte alla vigilanza e controllo dell’ordine pubblico e dell’Autorità giudiziaria”.