Trapani ha reso onore a Mauro Rostagno. Con 23 voti favorevoli su 24, il Consiglio comunale gli ha conferito la cittadinanza onoraria: un atto corale che unisce la città nel ricordo del giornalista e sociologo ucciso dalla mafia nel 1988. Rostagno amava dire di sentirsi “più trapanese dei trapanesi”. Non era una formula ad effetto, ma una dichiarazione d’amore. Dopo gli anni del movimento e delle battaglie giovanili, arrivò qui per fondare la comunità Saman, offrendo rifugio e speranza a chi cercava di uscire dal buio della droga. Poi il giornalismo: una piccola emittente locale, RTC, diventò il suo megafono civile. Rostagno non si limitava a raccontare: denunciava, illuminava, chiamava per nome le connivenze. Con un linguaggio diretto e ironico, ma sempre schietto, tolse il velo a una realtà che preferiva restare nascosta.
Quel coraggio gli costò la vita, su una strada di Valderice, mentre tornava verso la comunità. La giustizia è arrivata solo molti anni dopo, con la condanna del boss Vincenzo Virga come mandante. Ma Trapani, con il voto di ieri, ha detto qualcosa che nessuna sentenza poteva dire: che la sua voce non è stata vana, che la città non dimentica. In un momento politico segnato da tensioni e divisioni, l’unanimità sostanziale dell’aula ha assunto un valore che va oltre la memoria: è un impegno collettivo. È come se la città avesse deciso, finalmente, di riconoscersi in quell’uomo che aveva scelto di raccontarla senza paura. Da ieri, Mauro Rostagno è cittadino onorario di Trapani. Ma, a ben guardare, lo era già da quel giorno in cui aveva deciso di restare, di lottare, di farsi voce per una comunità. L’aula consiliare ha soltanto trasformato in atto ufficiale ciò che il cuore della città sapeva da sempre.
“Il conferimento della cittadinanza onoraria di Trapani a Mauro Rostagno è un atto che giunge con un ritardo certamente ingiustificabile, ma che rappresenta comunque un momento importante per la città e per tutti i trapanesi”. Lo ha affermato la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Cristina Ciminnisi, commentando la decisione assunta dal Consiglio comunale questa sera. “Mauro Rostagno – prosegue Ciminnisi – non era soltanto un sociologo e un giornalista coraggioso, ma un uomo che aveva scelto di vivere qui, di mettersi a disposizione della nostra comunità con la sua intelligenza, la sua ironia, il suo impegno civile nel raccontare la città senza paura, con quello sguardo libero e coraggioso che ha pagato a caro prezzo. Non è un caso che amasse dire: ‘Io sono più trapanese di voi perché ho scelto di esserlo’. Una frase che oggi risuona con ancora più forza e che deve farci riflettere sul senso profondo di appartenenza e responsabilità verso questa terra“.
“Con questo riconoscimento – conclude la deputata – la città di Trapani compie un passo di giustizia simbolica nei confronti di chi ha pagato con la vita la sua lotta per la verità e la legalità. È un messaggio che rafforza la memoria collettiva e che deve essere trasmesso soprattutto alle nuove generazioni, affinché il sacrificio di Mauro non venga mai dimenticato“.