Il dibattito sullo stanziamento di 100.000 € per l’illuminazione della Plateia Aelia del Parco Archeologico di Marsala si arricchisce di un nuovo episodio.
Sulla vicenda torna a scrivere l’onorevole Eleonora Lo Curto, che allega a una lunga nota la delibera del 31/5/2022 della Giunta Musumeci con la quale si approvava il finanziamento con fondi FSC (Fondo Sviluppo e Coesione) 2021/2027 di una serie di opere e interventi infrastrutturali. Tra questi, precisa Lo Curto – anche “l’illuminazione della Plateia Aelia del Parco Archeologico di Marsala, cui vennero destinati 100.000€ su mia precisa e diretta indicazione”.
“Nel successivo periodo – aggiunge l’ex deputata regionale – come molto bene sa il sindaco Grillo, mi sono adoperata in ogni modo per fare realizzare il progetto. Altrettanto bene sanno di questa vicenda anche gli ex assessori comunali Oreste Alagna e Arturo Galfano che insieme a Grillo parteciparono ad un incontro al Parco Archeologico con l’assessore del Governo Regionale Samoná in visita al Parco e l’architetto Antonio Mauro che ancora conserva le tavole del progetto presentato a Grillo nella sua stanza di sindaco. Facile per me dunque incorrere, in assoluta buona fede, nell’equivoco di ritenere che l’illuminazione fosse stata realizzata grazie al mio stanziamento del 2022. Mi scuso per questo equivoco con l’onorevole Pellegrino”.
Tuttavia, Eleonora Lo Curto accusa di mala fede il sindaco di Marsala, “che finge di ignorare ciò che è scritto negli atti del Parlamento e del Governo e di cui lui era assoluto conoscitore e piuttosto dovrebbe spiegare perché non ha sollecitato l’onorevole Pellegrino a riprendere quelle carte in mano per dare seguito alla mia iniziativa che poteva essere realizzata già da 3 anni. Oggi Pellegrino poteva aggiungere altri interventi con gli 83.000 € spesi per i corpi illuminanti. Sorge legittimo il sospetto che Grillo abbia agito furbescamente e visto che non ero stata rieletta, si è guardato bene dal sollecitare l’onorevole Pellegrino, riservandosi di farlo solo dopo essersi assicurato il suo sostegno ed in prossimità della campagna elettorale che pensa di vincere tagliando nastri e annunciando lavori pubblici. Riguardo poi ai toni con i quali mi esprimo certo possono apparire aggressivi a chi fa del politichese il linguaggio con cui mistificare la realtà e confondere le acque tipico di una vecchia politica di cui il nostro sindaco è chiara espressione. Di sicuro il mio tono è forte e chiaro perché uso la lingua italiana con chirurgica precisione, ho il coraggio di dire apertamente ciò che penso, non mi nascondo mai dietro il finto ecumenico pacifismo cui ci ha abituati Grillo e soprattutto ho il coraggio di affrontare a viso scoperto e a fronte alta ogni situazione anche quando questa presenta dei rischi. Di sicuro tuttavia sfido chiunque a riscontrare volgarità nelle mie parole. Caro Sindaco non temo il confronto quando questo è onesto e sincero, so fare tanti passi indietro e chiedere scuse correttamente quando la situazione lo richiede e soprattutto ho grande rispetto delle altrui opinioni, felice di vivere in un mondo plurale, aperto e democratico. Sono un politico sui generis certamente che al buonismo di facciata oppone la lealtà netta di comportamenti coerenti ed onesti. A te e ai tuoi tentativi, anche recenti, di chiedere assessori da nominare in quota Lega ho sempre risposto un secco NO perché, diversamente da chi ti sostiene per mero e personale opportunismo politico, io amo fare politica con le persone che stimo e soltanto nell’interesse dei cittadini con i quali mi scuso tutte le volte che posso per aver contribuito alla tua elezione”.