Mazara, Quinci: “Ex Province? Saremo della partita, faremo valere ciò che contiamo”

Luca Di Noto

Mazara, Quinci: “Ex Province? Saremo della partita, faremo valere ciò che contiamo”

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mercoledì 19 Marzo 2025 - 14:00

Salvatore Quinci non ci sta e rilancia. Il sindaco di Mazara, dopo nove mesi dalla rielezione parla a ruota libera di tutto ciò che riguarda la città: lo scandalo relativo all’Asp e alle liste della vergogna, scoppiato grazie alla denuncia di una mazarese, ma anche le polemiche che ne sono scaturite, il battibecco politico col sindaco di Trapani Tranchida, il voto per le ex Province e tanto altro.

Sindaco, partirei proprio dalla denuncia della signora Gallo…
“Una storia grave e drammatica, seria e inaccettabile. La sua testimonianza coraggiosa ha scoperchiato un sistema che non funzionava da troppo tempo. La nostra sanità è quella delle lunghe liste d’attesa e dei ritardi infiniti. Inaccettabile questa situazione perché si gioca con la vita delle persone e la salute di tanti cittadini”.

Come si risolve?
“Dopo l’interrogazione parlamentare, i commissari del Ministero e la discesa in campo della Regione al fianco delle Asp, ci aspettiamo che il programma messo in campo che prevede la risoluzione di questo problema entro questo mese sia realizzato senza esitazioni, problemi o ritardi. Un problema che non doveva esplodere, siamo fermamente determinati a far sì che le cose funzionino”.

Pochi giorni fa la conferenza dei sindaci, lei ha mandato l’assessore Caruso come delegato…
“L’ha convocata il sindaco di Trapani Tranchida, a valle del problema, per sentire il direttore generale Croce. Con lui nei mesi abbiamo avuto interlocuzioni, chiedendo spiegazioni e di mettere in campo soluzioni. Dopo il risalto mediatico nazionale, l’intervento di Parlamento, Ministero, Regione e un processo di risoluzione, è arrivata questa richiesta di conferenza, poco partecipata. Solitamente c’è sempre la possibilità di partecipare da remoto, questa volta non è stato concesso. I partecipanti erano pochi, quattro su sei non hanno potuto partecipare”.

Mazara però avrebbe fatto saltare il numero legale…
“L’assessore Caruso, valutata l’inefficacia di un tavolo così raffazzonato e ha valutato di non proseguire. La conferenza dei sindaci ha potere consultivo. Un confronto che è sempre opportuno avere. Io l’avrei chiamata all’emergere del problema, non certo adesso che è in via di risoluzione”.

Come risponde alle polemiche che ne sono conseguite?
“Una polemica politica che trovo indecente. Legare questioni così importanti, come la salute dei cittadini che ha assunto toni drammatici sulla pelle di una donna coraggiosa, a questioni politiche o alle prossime elezioni provinciali, sarebbe ridicolo se non fosse semplicemente disgustoso. Siamo abituati alla rudezza del sindaco Tranchida, in campagna elettorale intende che tutti i suoi competitors siano nemici da colpire. Da un lato mi rammarica, dall’altro mi disgusta che la si sia buttata in politica ancora una volta su un tema delicato, drammatico. Sono convinto che questa vicenda avrà degli strascichi e chi avrà avuto delle responsabilità sarà chiamato a risponderne”.

Insomma, siamo già in piena campagna elettorale?
“Evidentemente, a leggere questi fatti, è così. Se dovessimo partecipare a una nuova competizione elettorale lo scopriremo nelle prossime settimane. E lo faremo col solito metodo, il sorriso, il racconto di idee, programmi, visioni. Lasceremo ad altri il compito di attaccare e colpire l’avversario, non è il nostro stile. Ma soprattutto teniamo ben distanti da una competizione politica le polemiche sulla salute dei cittadini”.

Si avvicina il momento delle elezioni per le ex Province…
“Resto convinto che toccherebbe ai cittadini eleggere il presidente del Libero Consorzio, spero che presto ritorni una legge consenta anche l’elezione di un presidente della Provincia che possa dedicarsi esclusivamente a questo impegno. È un ripiego che un sindaco debba fare l’uno e l’altro. Però, a fronte di dieci anni di commissariamento che ha distrutto ogni attività di tutela del territorio, ricordo su tutti l’episodio del ponte su Bocca Arena, è il momento che ci sia nuovamente un rappresentante del territorio a guidare questa provincia, quindi ben vengano le elezioni”.

Lei è pronto a scendere in campo?
“Saremo della partita, faremo valere quello che conta la città di Mazara del Vallo che oggi nel panorama provinciale conta un po’ di più di quando siamo arrivati e che intendiamo far valere con un ruolo da protagonista. La mia disponibilità? La valuteremo. A oggi non ci sono accordi tra i vari schieramenti. Purtroppo mancherà il comune di Favignana dopo la sfiducia al sindaco Forgione. Penso che i 380 consiglieri e sindaci che costituiscono il corpo elettorale siano molto più liberi dai partiti di quanto non si immagini. La nuova legge elettorale ha ormai svincolato le cosiddette liste civiche e la partecipazione di tutti i cittadini alla gestione della vita amministrativa e politica. Mi auguro che ci siano più candidature possibili, il territorio ne ha bisogno”.

Piazzetta dello Scalo, lavori al mercato ittico fermi da qualche tempo…
“Li abbiamo più di un progetto. Il mercato ittico è stato completato con il finanziamento del Masaf con un milione. Oggi è una struttura pronta a ricevere le attrezzature interne per poterne fare un mercato all’asta ed è il motivo per cui è stato ristrutturato. Avremo questa seconda tranche appena la Regione pubblicherà il bando per i mercati ittici. Siamo ottimisti per la partecipazione, convinti che potremo avere un ottimo piazzamento e ottenere i finanziamenti richiesti. Il mercato ittico è finito, il progetto di ristrutturazione è terminato. Appena ci sarà quest’ulteriore dotazione potrà essere aperto e assolvere la propria funzione per un settore, quello della piccola pesca, sempre più in difficoltà e ha bisogno di strumenti innovativi”.

Come risponde invece alle polemiche sollevate dall’ex sindaco Cristaldi sul mercato agro-alimentare?
“Cristaldi si è lamentato di aver trovato chiuso. La sera si chiude la porta, altrimenti resterebbe aperto ai vandali e a chi non ha diritto di entrare. Mi viene un po’ da sorridere. Quell’opera, consegnata nel 2014, è rimasta chiusa dal 2014 al 2019 proprio sotto l’amministrazione Cristaldi. Adesso lui chiede come mai non è aperto, purtroppo un incendio lo ha distrutto”.

Cosa si prevede per questa struttura?
“Abbiamo un progetto già pronto. I lavori di ristrutturazione saranno oggetto proprio di quel bando per i mercati ittici che dovrà essere pubblicato. Chiaramente noi lavoriamo solo con fondi di terzi, non abbiamo un milione di euro per ristrutturarlo. Chi ci chiede perché è chiuso, ci spieghi prima perché lo ha tenuto chiuso dal ‘14 al ‘19 quando era sindaco e il mercato era nuovo fiammante”.

E i 700mila euro di indennizzo dall’assicurazione?
“Il risarcimento non è vincolato alla ristrutturazione, su questo ho sentito un sacco di stupidaggini. Il Consiglio comunale, nella propria libera espressione, ha spostato quelle somme ad altri interventi che a fine anno non si potevano nemmeno realizzare, perdendo così la possibilità di utilizzarli diversamente. La politica è un bel servizio, i cicli cominciano e finiscono. Quando un ciclo finisce, finisce anche il nostro servizio. Mi fa un po’ di tenerezza l’immagine di chi è ancora nostalgico e ricorda i tempi che furono. Ormai è il momento di guardare avanti”.

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