Il tema degli immigrati continua ad essere spesso oggetto di scontro nella comunità marsalese, a partire dai social. Nelle scorse settimane, alcuni spiacevoli fatti di cronaca hanno riproposto l’argomento, tornando a sollevare polemiche e tensioni. L’associazione “Amici del Terzo Mondo” si occupa di immigrazione, accoglienza e integrazione da 42 anni, impegnandosi con costanza per favorire la l’incontro tra culture diverse. Un lavoro prezioso, che ad ogni episodio critico sembra sul punto di essere spazzato via da chi, frettolosamente, finisce per fare di tutta l’erba un fascio. Proprio per questo, il presidente degli Amici del Terzo Mondo, Enzo Zerilli, torna a commentare alcuni aspetti del dibattito delle scorse settimane: “Abbiamo assistito, ancora una volta, ad azioni di strumentalizzazione e propaganda sulla pelle degli immigrati, come se il problema della sicurezza nelle città, compresa Marsala, sia esclusivamente colpa loro. E’ vero ci sono stati atti di violenza, ma riguardano una minoranza. Purtroppo si tratta di soggetti che creano problemi a tutti gli altri che vivono il territorio nel rispetto delle regole”.
A proposito dei commenti sui social, in qualche caso effettivamente eccessivi, Zerilli se li spiega così: “Si parla alla pancia della comunità. Tutto questo nasce da un processo mediatico dove il fenomeno dell’immigrazione viene visto come qualcosa che destabilizza in negativo la vita quotidiana. Siamo tempestati da messaggi televisivi di propaganda contro gli immigrati, che qualcuno è arrivato ad associare a cani e porci”. Il riferimento è a Matteo Salvini, che alcuni giorni fa si è espresso ancora una volta in maniera sprezzante, dopo l’affaire relativo al centro realizzato dal governo italiano in Albania (“I confini sono sacri. Non si capisce perché, secondo qualche giudice, possono arrivare in Italia cani e porci”). “Mi soffermo anche su un altro episodio – prosegue Zerilli -. Commentando l’uccisione di un ragazzo che aveva aggredito la polizia, Salvini ha scritto “non ci mancherai”. Prima di dire una frase del genere bisognerebbe conoscere bene i fatti e, soprattutto, bisognerebbe smettere di trattare l’immigrazione come un problema e affrontarla come un fenomeno da governare, senza strumentalizzazioni elettorali. Ma purtroppo in Italia siamo ormai abituati a politici che parlano alla pancia, piuttosto che parlare di progetti o programmi”.
Severo il giudizio del presidente degli Amici del Terzo Mondo anche sul centro costruito in Albania: “Un esborso di denaro per ospitare 18 immigrati, di cui alcuni minori che per legge non potevano essere trasferiti e alcuni soggetti fragili. Queste somme sono servite solo ed esclusivamente a fare propaganda”. Un ultimo messaggio Enzo Zerilli lo rivolge a chi pensa che si possa fermare l’immigrazione: “Non capiscono che è un fenomeno che durerà fin quando esisterà questo pianeta. Va affrontato coinvolgendo l’Europa, anche se ormai – ahimè – è piena di sovranisti, che vedono l’immigrato come un nemico. Serve una seria politica di integrazione reale”.