“Il Comune di Trapani anziché dare risposte alle aziende insediate, ognuna delle quali paga migliaia di euro all’anno per la Tariffa Rifiuti (TARI), minaccia la rimozione dei cassonetti, in assenza dei quali, peraltro, non si capirebbe il motivo di applicazione della tariffa rifiuti” questo è quanto affermano il dirigente dell’ufficio periferico Irsap Trapani, Piero Reina e il vice direttore generale Irsap,Ferdinando Scilli.
Scontro fra Irsap e Comune di Trapani in merito alla problematica dei rifiuti solidi urbani abbandonati nei cassonetti e attorno alle isole ecologiche allocate nell’area industriale.
“Attività e imprese pagano la TARI a copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani e speciali assimilati – prosegue la nota dell’Irsap – con una quota fissa e variabile in base al tipo di attività. Spieghino il sindaco, l’assessore e la dirigente, a queste aziende, in cosa consiste il servizio da loro pagato, per risiedere in un’area che ricordiamo essere pubblica. Stesso discorso può riferirsi alla problematica della segnaletica e sicurezza delle strade. Le aziende insediate, così come la stessa Irsap, pagano al comune la relativa Tassa sui servizi indivisibili, Tasi”.
Ad intervenire sulla vicenda anche Confindustria Trapani, che ha inviato una lettera agli interessati chiedendo un incontro chiarificatore:
“Riteniamo utile ed urgente un incontro per cercare di ricomporre la diatriba, addivenendo ad una soluzione che assicuri un adeguato servizio alla collettività e, soprattutto, alle imprese insediate nelle aree industriali che, peraltro, versano significative e specifiche tasse all’Amministrazione Comunale di Trapani. Ci rendiamo fin d’ora disponibili per agevolare un tale percorso e, sicuri di Vostra disponibilità, restiamo in attesa di riscontro ed inviamo i nostri migliori saluti.