Dopo la manifestazione del 25 febbraio scorso sulla crisi irrigua del comprensorio della Diga Trinità che, oltre a una notevole affluenza di pubblico, ha visto l’autorevole intervento del dottor Calogero Morreale della Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche del MIT – il quale ha avuto modo di chiarire ai presenti l’esatta situazione attuale della Diga Trinità – l’Associazione “I Guardiani del Territorio”, ha inviato al Prefetto di Trapani una lettera-documento chiedendo un intervento per porre rimedio a una calamità che si è abbattuta sugli agricoltori marsalesi e non solo, non per cause naturali bensì per cause umane.
“I Guardiani si riservano di assumere ulteriori iniziative nel caso in cui non si garantisca la stagione irrigua ai viticoltori – affermano dall’Associazione -. In particolare l’Associazione intende chiedere lo stato di calamità ai Governi Nazionale e Regionale per vedere risarciti i danni subiti che ormai non solo riguardano la produzione e le stesse piante, ma interessano anche il valore dei fondi che si stanno enormemente svalutando”.
«Non è più pensabile che, per una mancata manutenzione delle dighe negli anni passati, si getti a mare l’acqua degli invasi, mettendo in seria difficoltà i nostri agricoltori. Ho sollecitato l’assessore all’agricoltura Luca Sammartino affinché, in sinergia con l’Assessore all’energia, scongiuri ulteriori sversamenti d’acqua delle dighe». Lo dice l’onorevole Nicolò Catania (FdI) che questa mattina ha partecipato ai lavori della Commissione attività produttive all’Ars. Alla riunione ha partecipato l’assessore regionale Sammartino.
L’onorevole Catania, nello specifico, ha sollevato la problematica legata alla diga Trinità di Castelvetrano, da dove viene servita la rete idrica del Consorzio di bonifica “Trapani 1”.
Attualmente il limite autorizzato per l’accumulo d’acqua è indicato a 62 metri sul livello del mare contro i 68 dell’invaso. In termini di metri cubi la diga può contenere sino a 2,5 milioni contro i 18 milioni di capacità massima. L’acqua che si accumula in più viene sversata a mare. Il fabbisogno necessario del comprensorio agricolo a valle della diga è attualmente di 6 milioni di metri cubi.
«Per la diga Trinità sono stati inseriti in graduatoria per essere ammessi al finanziamento tre progetti per un totale di 31 milioni di euro – spiega l’onorevole Catania – interventi necessari che, una volta finanziati, consentiranno di attuare la manutenzione necessaria su questo impianto che serve un’ampia zona della provincia coltivata a uliveti e vigneti».
Per gli invasi in provincia di Trapani sono già stati finanziati due progetti per la diga Rubino. Per il primo stralcio (6 milioni di euro) i lavori sono già in corso, per il secondo, invece, di 5 milioni di euro, i lavori sono stati già appaltati. I progetti sono seguiti come stazione appaltante dal Consorzio di bonifica, ora guidato dal Commissario Baldassare Giarraputo.