Angelo Rocca (Popolari e Autonomisti): “L’impiantistica sportiva al centro del mio programma”

Gaspare De Blasi

Angelo Rocca (Popolari e Autonomisti): “L’impiantistica sportiva al centro del mio programma”

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sabato 10 Settembre 2022 - 06:01

Angelo Rocca, 37 anni consulente, sposato una bambina, è candidato nella lista Popolari e Autonomisti per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana.

Come è nata la sua candidatura?

“Sono tra gli aderenti del Movimento Via in provincia di Trapani e già da tempo seguivo questo percorso che come naturale conseguenza mi ha portato alla candidatura all’Ars. Nella lista confluiscono soggetti e sensibilità di diversa origine e questo non può fare altro che arricchirne la proposta che facciamo agli elettori della nostra provincia”.

Se lei dovesse essere eletto ed approdare all’Ars, di cosa vorrebbe occuparsi?

“Prima di tutto di un piano strade che renda la viabilità in Sicilia adeguata alle nostre esigenze. L’economia passa anche, se non soprattutto, dal modo come i prodotti si veicolano a destinazione, ma anche le persone, i turisti in particolare che debbono potersi spostare con celerità da una parte all’altra dell’Isola per poterne ammirare le innumerevoli risorse naturali e storiche. Mi riferisco al collegamento tra i vari aeroporti e le città anche non limitrofe agli scali. Per esempio chi arriva al “Vincenzo Florio” per raggiungere la meta che si è scelta deve attrezzarsi con spesso costosi mezzi privati. L’aeroporto di Trapani Birgi si trova a poche centinaia di metri dalle ferrovie, eppure non si riescono a collegare i due più importanti scali tra di loro”.

Lei più volte nelle sue dichiarazioni pubbliche ha detto di volersi dedicare ai problemi legati allo sport.

“Soprattutto all’impiantistica sportiva, quella della provincia di Trapani, e non solo, è tra le peggiori che ci siano. Lo sport è divertimento ma anche cultura sociale, se non si hanno le strutture adatte come si fa a praticarlo?”

Nella nostra isola appena arriva l’estate interi territori vanno…

“Naturalmente nei casi dolosi sono gli organi giudiziari che debbono intervenire. Ma spetta alla regione soprattutto in tema di rimboschimento, intervenire. Spesso però magari le somme ci sono, ma la burocrazia blocca e ritarda gli interventi”.

Sono i cittadini che si interfacciano con gli uffici che si lamentano di mancate risposte.

“Potrei citare tanti piccoli e grandi casi. Per esempio io sono perché in tema di spazzatura, oltre ad incentivare la raccolta differenziata, si costruiscano dei termovalorizzatori. In questo campo noi siamo indietro di 20 anni almeno, tanti trascorsi tra carte bollate e attesa di risposte. È mai possibile che si vada ancora avanti con le carte? Occorre digitalizzare tutti i processi di contatto con la pubblica amministrazione, dove il cittadino o l’impresa in qualsiasi momento sappia a che punto è ferma la sua richiesta e conosca l’ufficio a cui rivolgersi”.

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