“Il gravissimo incendio di ieri ha devastato un intero versante della nostra preziosa montagna. Soltanto stamattina le fiamme sono state domate e adesso si sta facendo il possibile per chiudere definitivamente l’ennesimo, tragico, capitolo di questo terribile libro”. Così la sindaca di Erice Daniela Toscano interviene sul gravissimo episodio.
“I soccorsi – prosegue – sono stati preziosi e tempestivi. Donne e uomini, con coraggio, si sono prodigati tutta la notte tra le fiamme che hanno distrutto boschi e lambito anche le abitazioni: Vigili del fuoco, Protezione Civile comunale, Forestali, volontari di Protezione Civile col prezioso supporto della Polizia Municipale, Polizia di Stato, Carabinieri e tutte le altre Forze dell’Ordine che hanno garantito i soccorsi e gestito la viabilità. Li ringrazio tutti”.
Secondo Toscano “… oggi più di ieri dobbiamo stringerci e ripartire insieme. Il nemico di tutti noi è sempre il criminale di turno che, di anno in anno, sceglie con precisione giornate come quella di ieri, segnate dal fortissimo vento di Scirocco, per dare fuoco. Ad Erice come a Custonaci, a Xitta ed in altre Città, purtroppo. Pazzi senza scrupoli che, una volta individuati, andrebbero puniti in maniera esemplare. Servono pene più severe, questo è certo”.
La sindaca rimanda al mittente le polemiche sull’azione della sua Amministrazione: “Perché puntare il dito contro il nostro Ente pubblico? Contro noi stessi, dunque. Eppure la nostra Protezione civile comunale ed i volontari, coordinati dal responsabile Giuseppe Tilotta, non hanno esitato a gettarsi tra le fiamme per salvare il salvabile. Lo ringrazio, li ringrazio. Il Comune di Erice, così come qualsiasi altro piccolo ente pubblico che gestisce con forze esigue la prevenzione e le emergenze di un territorio vastissimo, in cui è presente una grande montagna come la nostra, ha fatto ciò che ha potuto”.
“Si chiedono controlli a tappeto – continua Daniela Toscano – si chiede prevenzione a 360 gradi, si chiede tempestività, si chiedono cose che un piccolo Comune non può fare da solo. Si chiede la bacchetta magica a chi è fatto di carne ed ossa. Bisogna, invece, riflettere su altro. Servono più uomini e mezzi per Forestale e Vigili del Fuoco. Servono pene severissime, come detto. E serve una collaborazione sinergica tra gli Enti preposti, cosa che abbiamo richiesto con grande forza un anno fa, con nota prot. 31008/2021 indirizzata al Presidente della Repubblica, al Ministro della Difesa, al Ministro dell’Interno, al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore regionale dell’Agricoltura, al Dipartimento regionale della Protezione civile e alla Prefettura. Con quella nota avevamo richiesto il potenziamento dei controlli ad Erice come in altri territori, nelle giornate di “allerta rossa” diramata dalla Protezione civile regionale. Avevamo richiesto la predisposizione di pattugliamenti speciali dell’Esercito Italiano in sinergia con le Forze di pubblica sicurezza, il rafforzamento delle modalità di controllo mediante l’uso di telecamere di sicurezza ed altri metodi innovativi di allarme, abbiamo chiesto di incrementare il personale dei Vigili del fuoco e di inasprire le pene nei confronti dei piromani. Purtroppo a quella nota non è seguito nulla ed il Comune di Erice, dopo l’incendio del 25/07/2021, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Trapani”.
La sindaca dà anche una notizia positiva: “Il finanziamento di 500.000 euro intercettato dal Comune di Erice dalla “Sottomisura 8.3 – Sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici” della Regione Siciliana – spiega – ci aiuterà a creare interventi ed infrastrutture di protezione contro gli incendi boschivi”.
“In un periodo delicato come quello che stiamo attraversando, a poco più di un mese dalle elezioni – conclude Toscano – appare ingiusto che alcuni candidati si scaglino contro il Comune di Erice e contro questa Amministrazione comunale. Fare campagna elettorale facendo leva su eventi così drammatici che fanno male al cuore di noi ericini, non fa onore a nessuno. Mette soltanto in luce una bieca e triste volontà di accaparrarsi il consenso elettorale. Non servono altre parole. Non ne voglio spendere altre”.