“Non sono contento del ruolo che stanno assolvendo movimenti e partiti, in particolare nella mia maggioranza”. Parole come pietre, ieri in Consiglio comunale, da parte del sindaco di Marsala Massimo Grillo.
Raggiunto Palazzo VII Aprile per il consueto scambio di auguri con i consiglieri, il primo cittadino si è reso conto della tensione in aula. “Una volta che c’è il sindaco possiamo approfittarne per le interrogazioni”, ha esordito il consigliere di minoranza Rino Passalacqua, seguito a ruota dal collega di maggioranza, Flavio Coppola. A quel punto, Grillo ha preso la parola, scegliendo di fare un discorso diverso da quello che probabilmente aveva immaginato, ma che arriva comunque dopo settimane di continue frizioni nella maggioranza, culminate con l’approvazione dell’atto di indirizzo con cui si dispone lo scioglimento di Marsala Schola e con la costituzione del gruppo consiliare Civicamente da parte dei consiglieri Leo Orlando e Gabriele Di Pietra, condito da severi giudizi espressi da parte degli stessi nei confronti dell’amministrazione comunale.
Inizialmente, Grillo ha detto che nei prossimi giorni si terrà una riunione in maggioranza per individuare un metodo utile a superare le criticità di queste settimane. Poi si è soffermato sulle conflittualità che hanno caratterizzato nel tempo la politica lilybetana, spiegando che spesso questo tipo di dinamiche hanno impedito di raggiungere obiettivi strategici, a partire dalla realizzazione del Porto. “Vale per il Porto, vale per il resto – ha ammonito il sindaco -: lavoriamo assieme per la città, altrimenti andremo avanti con la logica del braccio di ferro, come si è sempre fatto in passato. Vogliamo fare così? Facciamolo. Con il rischio che rallenteremo la nostra macchina amministrativa. E’ questo che merita la città? E’ questo che vogliamo fare perchè Tizio o Caio deve candidarsi alle regionali?”. Grillo ha definito “evidente, plastica” la tensione che si avverte entrando a Sala delle Lapidi: “Devo capire se si tratta di crisi o conflittualità. Se è crisi sono pronto a ragionare e confrontarmi, se è conflittualità, non ci sto”. Poi, gli auguri ai consiglieri e alle famiglie.
Ma il clima in aula, a quel punto era diventato surreale e il consigliere Flavio Coppola ha gettato ulteriore benzina sul fuoco, definendo “una predica” l’intervento del sindaco – nel frattempo uscito da Sala delle Lapidi – e “gravi” le sue affermazioni. “Non è giustificata tutta questa tensione il 23 dicembre”, ha chiosato il presidente Enzo Sturiano, che pure di momenti agitati ne ha vissuti nei 20 anni in cui siede a Sala delle Lapidi. Finite le tavolate di Natale e Santo Stefano, si tornerà in aula il 27. Tra le interrogazioni e la relazione su Marsala Schola, la sensazione è che saranno sedute intense, da cui si capirà tanto sull’evoluzione dei rapporti tra amministrazione e maggioranza nei prossimi mesi.