“Il governo Musumeci ha lavorato a lungo per costruire un nuovo sistema dei collegamenti marittimi da e per le Isole minori, seguendo una linea chiara: garantire efficienza nella mobilità, adeguandoci alle esigenze delle comunità e tagliando gli sprechi. Per farlo, abbiamo discusso dei bandi per navi e aliscafi con i sindaci degli arcipelaghi, con le stesse associazioni locali e con numerosi rappresentanti di categoria, raccogliendo precise istanze che trovano ampio spazio nei servizi che partiranno dall’anno prossimo”. Interviene così l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Marco Falcone, replicando alla richiesta di revoca dei bandi per i collegamenti marittimi per Egadi ed Eolie, formulata da alcune associazioni.
“Ci piace ricordare – prosegue Falcone – che, nel prossimo quinquennio, i trasporti verso le Isole saranno potenziati con nuove e maggiori miglia rispetto al passato, senza duplicazioni di rotte e squilibri nei servizi. Tutto questo senza sperperare il denaro che la Regione investe per assicurare navi e aliscafi a tutti gli arcipelaghi, anche dove il mercato fallirebbe. Voglio, infine, evidenziare – conclude l’assessore – che l’affidamento si strutturerà sulla base di servizi indicativi, che potranno sempre e comunque essere integrati, corretti o addirittura implementati in sede di attuazione del bando”.
L’associazionismo delle Isole Eolie e delle Isole Egadi compatto e in forma plebiscitaria chiede a gran voce la revoca in autotutela dei bandi quinquennali sui collegamenti marittimi a mezzi veloci e navi ro ro per i comparti Egadi ed Eolie.
Sono ben 31 le associazioni che in pochissimo tempo hanno aderito ad una richiesta formale – indirizzata al Presidente Musumeci e all’Assessore Marco Falcone – di revoca dei bandi in autotutela per “… consentire un recepimento delle osservazioni prodotte o da produrre a stretto giro da parte degli stakeholder …. per tentare di rendere più aderenti i servizi alle esigenze locali di mobilità, continuità territoriale e sviluppo socio-economico per i quali sono stati concepiti e ai quali devono concorrere”.
Una richiesta che scaturisce dalla delusione per gli avvisi pubblici pubblicati dalla Regione a fine luglio (in piena stagione turistica) e in scadenza il 19 novembre. Questi, recepirebbero solo in minima parte istanze e osservazioni prodotte durante le consultazioni da associazioni e pubbliche amministrazioni locali. Si evidenziano: l’omissione di alcuni scali importanti su alcune tratte; buchi in fasce orarie fondamentali per l’utenza insulare; una mancata ottimizzazione delle miglia disponibili; l’assenza di penali e il mancato recupero delle corse omesse; la mancata previsione del mezzo di riserva; e, addirittura, uno spreco di miglia su una tratta mai richiesta ed anzi dichiaratamente non ritenuta utile, la Cefalù-Eolie.
Criticità tali, si legge, da prefigurare “gravi disagi per l’utenza ed evidenti svantaggi per i territori interessati oltre che inefficienze ed aggravi di spesa per la pubblica amministrazione” il mondo dell’associazionismo insulare chiede di porvi rimedio attraverso una “revoca del provvedimento amministrativo in autotutela così come previsto dalla L. 241/90 (modificata dalla L. 164/2014)”.
La richiesta si conclude lanciando un appello alle pubbliche amministrazioni locali, anch’esse destinatarie della missiva, affinché adottino un’ulteriore e importante presa di posizione nei confronti della Regione per supportare tale richiesta.
La palla adesso è nel campo della politica che dovrà dimostrare di essere davvero in grado di recepire e dare seguito in modo concreto alle istanze dei territori che rappresenta (https://bit.ly/Richiesta_revoca).