Da oggi le lavoratrici e i lavoratori, una trentina in tutto, del Comune di Favignana sono in stato di agitazione.
A proclamarlo la Funzione pubblica Cgil di Trapani a seguito di una assemblea sindacale che aveva come ordine del giorno una serie di questioni irrisolte.
Tra le rivendicazioni dei lavoratori, sostenuti dalla Fp Cgil, il mancato pagamento del salario accessorio, con particolare riferimento alla produttività che è stata pagata solamente in parte, la revoca, con motivazioni poco chiare, delle progressioni orizzontali, il piano triennale del fabbisogno del personale, la carenza di personale e il conseguente carico di lavoro insostenibile per i lavoratori in servizio all’ufficio tecnico e al comando della polizia municipale.
“Abbiamo incontrato – dice il segretario provinciale della Funzione pubblica Cgil Vincenzo Milazzo – le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Favignana, per fare il punto su una situazione ormai divenuta insostenibile. Avevamo più volte chiesto di incontrare l’Amministrazione comunale per comprendere quali fossero le decisioni assunte per risolvere alcune questioni che penalizzano i lavoratori, con la negazione di diritti sanciti dal contratto nazionale di lavoro. Dopo ampia discussione – conclude Milazzo – l’assemblea ha deciso di proclamare lo stato di agitazione del personale dell’Ente e di chiedere un incontro urgente con il sindaco, il segretario generale, l’assessore al personale e il responsabile delle risorse umane, per dirimere la vertenza e garantire i diritti contrattuali delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Se la situazione non dovesse risolversi la Funzione pubblica Cgil ha annunciato che “… saranno attivate tutte le iniziative democratiche, nel rispetto di quanto dettato dalla normativa, al fine di garantire i diritti, ad oggi negati, a tutto il personale del Comune di Favignana”.