Il presidente di Andi Sicilia Andrea Cannavò e dei referenti delle nove province siciliane hanno scritto all’assessore regionale Ruggero Razza a proposito dell’esclusione degli odontoiatri dalle prime somministrazioni del vaccino anti Covid, previste per il personale sanitario. Un argomento che sta suscitando dibattito e varie prese di posizione, puntualmente raccontate in questi giorni dalla nostra testata.
“Com’è noto – si legge nella nota – noi Odontoiatri liberi professionisti abbiamo garantito le prestazioni alla popolazione fin dall’inizio dell’emergenza, così da evitare gli intasamenti dei pronto soccorso degli ospedali per patologie odontoiatriche. L’A.N.D.I. (Associazione Nazionale Dentisti Italiani), sindacato maggiormente rappresentativo della nostra categoria e di tutta l’area medica, che in Sicilia conta circa 1400 iscritti, ha lavorato incessantemente in questo periodo per garantire la sicurezza degli operatori e dei pazienti. Va tra l’altro ricordato che l’A.N.D.I. ha messo a disposizione della sanità pubblica i propri studi per avviare una campagna di vaccinazione di massa rivolta a tutta la popolazione. La partenza della campagna di vaccinazione ha inevitabilmente fatto nascere molti quesiti su modalità, priorità e tempi di vaccinazione per noi odontoiatri e per i nostri dipendenti. Sarebbe opportuno, a nostro parere, essere inseriti nelle liste vaccinali immediatamente dopo i sanitari impegnati in primissima linea nei reparti e negli ospedali COVID, visto che, purtroppo, il nostro lavoro, a contatto ravvicinato con la bocca dei pazienti, ci inserisce tra i sanitari più esposti al rischio di contrarre una infezione da Covid-19. Non è accettabile che alcune ASP agiscano in ordine sparso, come nel caso di Palermo in cui alcuni nostri colleghi sono stati vaccinati, salvo poi sentirsi dire che si è trattato di un errore. Non è accettabile che alcuni nostri colleghi, sempre a Palermo, vengano vaccinati per motivi di ordine pubblico, in quanto questo significherebbe che basta protestare per ottenere quello che invece dovrebbe essere un diritto sacrosanto. Non è accettabile che alcune ASP vaccinino altre categorie sicuramente meno esposte della nostra. Lei, sollecitato sul piano vaccinale dal Coordinamento Regionale della CAO, ha risposto a tale sollecitazione dicendo che si farà parte attiva nel rappresentare al Ministero della Salute l’opportunità che gli odontoiatri siano inseriti prioritariamente nella campagna vaccinale attualmente in corso. Ma, alla luce del fatto che la sanità, come stabilito dal Titolo V della Costituzione, è competenza delle singole regioni, noi non capiamo come mai in molte regioni, prime fra tutte la Toscana, la Puglia, il Friuli-Venezia-Giulia, la Valle d’Aosta, l’Emilia-Romagna, si è deciso per un inserimento degli odontoiatri e dei propri dipendenti nel piano vaccinale tra le categorie prioritarie, mentre noi in Sicilia (regione peraltro a statuto speciale) chiediamo direttive al Ministero della Salute”.
In conclusione, dunque, i rappresentanti regionali di Andi chiedono l’inserimento nel piano di vaccinazioni tra le categorie che hanno priorità, immediatamente successiva agli operatori sanitari impegnati nei reparti e negli ospedali covid.