Si avvicina la scadenza del referendum confermativo che domenica 20 e lunedì 21 settembre porterà gli italiani alle urne per pronunciarsi sul taglio alla rappresentanza parlamentare. Un passaggio obbligato, dopo l’approvazione a Montecitorio e Palazzo Madama: toccherà ai cittadini decidere in totale autonomia, senza la necessità di raggiungere il quorum del 50% dei votanti, previsto per i quesiti referendari abrogativi.
Sul tema prende posizione il deputato regionale di Cento Passi per la Sicilia Claudio Fava, che annuncia ufficialmente la propria intenzione di voto: “Voterò no al referendum perché il taglio dei parlamentari è la più infantile e demagogica delle riforme. Se non vi piacciono questi parlamentari o questi partiti, non votateli! Ma sputare sul Parlamento, che è la più alta garanzia democratica per questo paese, è solo un esercizio di facile populismo (per risparmiare in un anno il costo di una tazzina di caffè…). Meno parlamentari vuol dire solo meno rappresentanza e più potere ai segretari di partito. Come dice Luciano Canfora: é solo demagogia primordiale!”.