A due giorni dall’articolo in cui abbiamo annunciato, in anteprima, la disponibilità offerta da Andreana Patti a una candidatura a sindaco per le prossime amministrative, la professionista marsalese (attualmente assessore comunale a Trapani) ha inviato una lettera rivolta alla comunità lilybetana, in cui esprime il proprio desiderio di dare il proprio contributo alla vita sociale e civile della città. La pubblichiamo integralmente.
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Nelle lunghe notti del periodo di chiusura forzata nelle nostre case, tra l’apprensione per la salute dei nostri cari (dovuta alla diffusione e pericolosità del Covid19) e la consapevolezza di essere uniti nello scrivere una pagina di storia fatta di coraggio e di unità, molte sono state le emozioni e le riflessioni sul prossimo futuro.
C’era
l’urgenza di dover decidere sui bisogni primari e la sicurezza dei
cittadini, c’era il dovere di assicurarsi che l’organizzazione non
mortificasse le decisioni prese e, infine, c’erano le insonnie che mi
interrogavano sul fatto che essere un Amministratore significa che le
necessità di una Città devono restare saldamente al centro dei
propri pensieri e della propria vita.
Ho sentito, ho detto e ho
scritto che i periodi di crisi si possono affrontare con un unico
presupposto essenziale: la Fiducia nelle Istituzioni!
Senza Fiducia non c’è rappresentanza, senza Fiducia non c’è relazione, senza Fiducia non c’è sogno e futuro. E la Fiducia si conquista giorno dopo giorno.
In quelle serate interminabili, sono certa, molti hanno promesso a se stessi che le ‘cose’ dovranno essere diverse una volta usciti dalle nostre case.
Cambiare non significa scrivere un sogno di una Città in una pagina bianca, ma fare della storia e dei percorsi realizzati pedana o stimolo per rilanciare a testa alta con l’orgoglio tutto marsalese una Città bellissima.
La Città intera, le Contrade, le nostre campagne, il nostro mare, i luoghi in cui sono nata e quelli in cui ho prestato il mio servizio scout possono essere posti nuovamente al centro del dibattito e delle nostre aspirazioni di riscatto.
Marsala,
orgogliosa e presuntuosa, deve dimostrare di esserlo ancora con i
fatti!
Occorre che ritorni a splendere dell’entusiasmo dei suoi
figli e dotarsi di tutte le infrastrutture e servizi che possano
sollevarla ed essere traino dello sviluppo di un intero
territorio.
Ogni giorno gli imprenditori di questa Città si
confrontano con livelli internazionali…non si può andare a due
velocità. Istituzioni e mondo imprenditoriale sano devono affrontare
le sfide di una crisi economica che rischia di schiacciarci. Il
dialogo, la programmazione e lo sviluppo economico sono il
presupposto che crea lavoro e dà dignità e una scelta a chi decide
di rimanere.
Marsala che investe sulle nuove generazioni significa
non essere filtro delle esigenze, ma facilitatore e realizzatore
istituzionale dei progetti di informatizzazione (ICT) che creano
impresa, formazione, confronto, cultura. Abbiamo figli di questa
nostra Città che ci fanno essere orgogliosi: scienziati, professori
universitari, giovani imprenditori emergenti di startup innovative
che sono pronti a scrivere contenuti di interventi per una Marsala
2030!
Rimettiamo al centro Marsala trovando unità di intenti sullo sviluppo, parliamo di ‘Lei’ affascinante e problematica, generosa e pretenziosa.
Ma questo non basta.
Una città dev’essere amata, preservata, protetta ed accompagnata come si fa con i figli che crescono. Ebbene, questo mio amore per Marsala, ha 2 declinazioni: la prima quella già espressa sopra, la seconda – se volete più politica – é quella che impone unità di intenti, voglia di recuperare quanto di buono é stato fatto, con la consapevolezza diffusa che non è ancora sufficiente e che questa strada dovrà percorrersi isolando solo quanti hanno a cuore il loro personale destino.
Sono e sempre rimarrò Marsalese, consapevole che essere al servizio di una comunità non significa esserne necessariamente primo cittadino ma coscienza critica, partecipe del fondamentale dibattito democratico, avente – quale precipuo obiettivo – la strutturazione di una sempre più forte società civile.
A questa società aspiro di appartenere!
Andreana Patti