Sembra che le regioni e lo Stato abbiano trovato l’accorso sul protocollo da adottare per il rientro a scuola previsto per il prossimo 14 settembre. Il ministro delle Pubblica Istruzione Azzolina e il premier Conte terranno una conferenza stampa per presentare il progetto.
Sono diverse le opzioni in campo, dal ritorno alla didattica a distanza (seppure parziale) all’uso delle mascherine in aula, alle visiere da indossare per gli insegnanti, al distanziamento tra gli studenti, all’ingresso differenziato in aula, alla mensa, alla sanificazione frequente dei locali e a tutta una serie di iniziative legate alla specificità degli edifici dove si svolge l’attività didattica. Nella nuova bozza del Piano Scuola 2020-2021 si legge che “il Comitato tecnico scientifico, almeno due settimane prima dell’inizio dell’anno scolastico, aggiornerà, in considerazione del mutato quadro epidemiologico, le proprie indicazioni in merito all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale per gli alunni e per gli insegnanti all’interno dell’aula, e/o negli spostamenti e nella permanenza nei locali comuni”
Nella bozza del documento che sarà presentato tra poco è stato inserito un esplicito riferimento al distanziamento fisico che richiama le raccomandazioni del Comitato Tecnico Scientifico. “Il distanziamento fisico, inteso come un metro fra le rime buccali (le bocche – ndr) degli alunni, rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione”.
Antonio Conte: “Il 14 settembre i ragazzi torneranno a scuola in condizione di massima sicurezza. Abbiamo chiuso con “dolore” le scuole, ma si è valutato che per la sicurezza dei nostri figli era necessario chiudere le scuole. Abbiamo adottato la didattica a distanza ma si trattava di una situazione di necessità. Sono stati già stanziati e consegnati al comparto della scuola diversi miliardi. Il governo ha autorizzato i sindaci ad intervenire senza lacci burocratici in tema di edilizia leggera. oggi aggiungiamo un altri miliardo in tema di investimenti”.
Lucia Azzolina “Non è stato facile stanziare un altro miliardo, ma siamo riusciti a farcela, la scuola ha riaperto lo scorso 17 giugno con gli esami di stato. Abbiamo speso milioni per prodotti igienizzanti. Il personale scolastico sarà formato per affrontare la situazione. oggi il 15% deve uscire dalla scuole in base alle nuove esigenze. dove andranno? intanto si possono fare dei lavori nelle scuole esistenti. poi ci sono migliaia di edifici dismessi. Poi il resto gli studenti andranno nei musei, nei cinema e nei teatri e anche nei parchi. Assumeremo 50 mila tempo determinato e indeterminato. gli stipendi del mondo della scuola a luglio aumenteranno in media di 100 euro mensili. sono previsti cambi di orari, magari più flessibili. Nessuno ha parlato di doppi turni. Io sogno una scuola che va oltre il coronavirus”.
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