Da lunedì 18 maggio gli esercizi commerciali e le imprese artigianali hanno ripreso le loro attività. In giro si è notata la presenza di molte più persone rispetto alle settimane precedenti. In tanti hanno scritto che nella città di Marsala sono ripresi i lavori pubblici. Ne parliamo con l’assessore al ramo.
Salvatore Accardi questi lavori cosa riguardano?
“Sono lavori che in parte sarebbero già stati ultimati se l’emergenza coronavirus non ci avesse bloccato. Comunque si tratta di terminare alcune opere su cui avevamo iniziato e mettere mano a quelle programmate. Il progetto fognature periferie, per quanto riguarda alcune strade dove abbiamo collocato i tubi degli scarichi e che ora stanno per essere asfaltati. Mi riferisco alla via Favara a cui seguiranno la via Tunisi e la via Mazara. Nella strada dei lidi sono cominciate le operazioni di bitumazione sia sulla strada centrale che nelle strade trasversali“.
E nel centro urbano?
“Stiamo asfaltando la via dello Sbarco. Poi seguirà la zona Stadio, la via Noto soprattutto nel quartiere popolare che si snoda nei pressi di piazza Inam. Sono lavori di bitumazione dopo che si è rifatta la rete idrica. Come i marsalesi hanno potuto vedere ha preso il via il progetto pilota per rifare con un nuovo e più duraturo sistema, le strisce pedonali. Abbiamo iniziato con la centralissima via Mazzini e proseguiremo con tutto il centro storico. Al via anche i lavori per dotare la via del Fante di nuovi marciapiedi”.
Lei prima dello scoppio della pandemia aveva parlato alla nostra testata della sostituzione di migliaia di corpi illuminanti...
“Intanto anche in questi giorni difficili abbiamo continuato ad assicurare, in tema di illuminazione pubblica, gli interventi straordinari. Per quanto riguarda il progetto che permetterà la sostituzione di oltre diecimila tra pali e corpi illuminanti è stato ultimato e lo abbiamo trasmesso all’Urega che è la stazione appaltante. Lavori pubblici riguarderanno anche gli spazi antistanti il plesso Asta e lo spazio davanti l’ex scuola Radice. Mi piace sottolineare l’inizio dei lavori della palestra Grillo di Porticella. Era chiusa da decenni, bloccata dalla burocrazia e dalla difficoltà della attribuzione della proprietà. Era nel programma del sindaco e al termine del nostro mandato restituiamo ai cittadini uno storico impianto sportivo. A proposito, voglio ricordare che a giorni si inaugurerà il centro sportivo “G. Umile” collocato all’interno del quartiere di via Istria. Un altro impegno che abbiamo mantenuto”.
E Porta Nuova?
“Sono iniziati i lavori di rifacimento della piazza che avrà certamente un altro aspetto. Mi piace sottolineare il rifacimento in quella zona di un locale che è stato sequestrato alla mafia e che verrà completamente restaurato”.
Lei ha anche la delega al patrimonio. Come avete maturato l’idea di assegnare l’ex scuola Crimi alla Università di Palermo per svolgervi, come affermato da alcuni esponenti dell’opposizione, soltanto un paio di convegni l’anno invece di darla ad altre Università che potevano attivare dei veri e propri corsi di laurea?
“Abbiamo valutato proprio questo. Sono locali che hanno una loro storia. Non si prestano alla frequentazione continuativa degli studenti. Vanno bene qualche convegno ogni tanto. Occorre preservare la storia e i manufatti che gli antichi ci hanno lasciato”.
Allora è per questo che non lo avete assegnato al vicino Istituto Commerciale?
“Capisco la sua provocazione. Non capisco invece la posizione di alcuni consiglieri. Sono gli stessi che avevano approvato l’ordine del giorno dove si parlava di assegnazione dei locali ad un’altra Università. Il Consiglio non ci ha chiesto di destinare i locali al Commerciale. Per quanto attiene le scuole superiori noi sappiamo bene che sono frequentate dai nostri ragazzi, quella che non lo sa è la provincia che ha investito poco negli anni per gli edifici che ospitano le scuole superiori di sua competenza. Noi comunque, come abbiamo già fatto in passato, siamo pronti a cercare soluzioni“.
Una recente delibera sindacale sull’uso delle mascherine sanitarie ha scatenato un putiferio politico…
“Quando il sindaco ha preso quel provvedimento si era in un regime di “vacatio”. La Regione taceva. Piuttosto che attendere una specie di “liberi tutti”, il primo cittadino ha preso quella decisione. Adesso che è intervenuto il Governatore Musumeci che con un suo provvedimento ha ricalcato le nostre stesse linee guida, mi chiedo dove sono i consiglieri che hanno chiesto le dimissioni del nostro sindaco? Chiederanno anche quelle di Musumeci? Per quanto riguarda le differenze tra la determina sindacale e le decisioni che arrivano da Palermo sono certo che il sindaco valuterà se intervenire per il futuro”.
A proposito di futuro. Il rinvio causa pandemia delle elezioni vi ha dato altro tempo per organizzarvi…
“Parlo del mio futuro. Ringrazio il sindaco per l’opportunità che mi ha dato di svolgere questo compito. Ma adesso per me è giunto il momento di fermarmi e dedicarmi al mio lavoro. Ho fatto l’assessore full time è giusto che ritorni a fare l’ingegnere. Questo non vuol dire che non parteciperò come posso al progetto che stiamo preparando in continuità con quanto svolto fino ad oggi destinato a proiettare Marsala nel futuro”.
Vi troverete di fronte una nutrita schiera di consiglieri che ha aderito al Movimento Via guidato da Papania e che sosterranno un progetto amministrativo contrapposto al vostro. Che idea si è fatto?
“Guardo poco in casa degli altri, leggo i nomi e le adesioni. Spero che le notino anche gli altri, decideranno come sempre i marsalesi”