Marsala 2020: Ombra no, Adamo verso il sì. Moderati al bivio: Fici o l’ex sindaca?

Vincenzo Figlioli

Marsala 2020: Ombra no, Adamo verso il sì. Moderati al bivio: Fici o l’ex sindaca?

Condividi su:

mercoledì 29 Gennaio 2020 - 06:53

La giornata di ieri, politicamente parlando, ha consegnato a Marsala una certezza: le prossime amministrative non saranno una rivincita del 2012 tra Salvatore Ombra e Giulia Adamo.

Il presidente di Airgest, con un lungo post pubblicato su facebook in mattinata, ha annunciato la propria decisione di tirarsi fuori dalla competizione elettorale, dopo aver dato un’iniziale disponibilità a candidarsi a sindaco (condizionata al consenso del presidente Musumeci). Una scelta comunque sofferta, considerando le trasversali attestazioni di gradimento che il manager di Airgest aveva incassato in queste settimane. Nella lettera resa pubblica ieri, Salvatore Ombra lega tale scelta anche alle riflessioni maturate in seguito alla scomparsa del padre Aurelio, avvenuta la scorsa settimana. “Il mio è un chiaro e definitivo passo indietro colmo di aspettative e auguri nei confronti di chi assumerà la carica di sindaco, ma altrettanto colmo di gratitudine nei confronti di chi ha riposto in me fiducia e speranza. Sento e ho il dovere di contribuire allo sviluppo economico di questa provincia e resterò al fianco del prossimo primo cittadino – chiunque esso sarà – per un supporto costante, propulsivo e costruttivo per il bene della città. Ciò che mio padre desiderava per me e per la nostra azienda, era sapere mio fratello Massimo e me uniti al comando dell’Ausonia, la “Sua” amata creatura costruita in 50 anni di duro e intenso lavoro, e che ha posto al centro della sua vita, lavorando, lottando, sognando, e a cui continuerò ad associare con uguale amore e intensità, il mio impegno per il “nostro” Aeroporto”.

Poche ore dopo la rinuncia di Ombra, il coordinatore comunale di Diventerà Bellissima, Renato Curcio, ha inviato agli organi di stampa una nota con cui Giulia Adamo annuncia una conferenza stampa, in programma giovedì 30 gennaio (a partire dalle 18.30) a Palazzo Burgio Spanò. Nell’occasione l’ex presidente della Provincia di Trapani, verosimilmente, ufficializzerà la propria candidatura a sindaco, alla guida di una coalizione di centrodestra, che dovrebbe ricalcare grosso modo lo schema che sostiene il governo Musumeci a Palermo. Nonostante lo slittamento al 24 marzo della sentenza del processo sulle cosiddette “spese pazze” all’Ars, in cui la Adamo è imputata assieme ad altri politici regionali, pare che l’ex sindaco abbia deciso di rompere gli indugi e di ripresentarsi al giudizio degli elettori, dopo la vittoria del 2012 e le dimissioni del 2014 (a causa di una condanna per concussione, poi annullata dalla Cassazione alla vigilia delle amministrative del 2015).

L’uscita di scena di Ombra e il ritorno di Giulia Adamo ridisegnano dunque in maniera sostanziale gli scenari di queste settimane, con la possibile ricostituzione di due fronti in cui l’ex sindaco radunerebbe senza dubbio Diventerà Bellissima, Lega, Fratelli d’Italia e, con ogni probabilità, il gruppo che fa riferimento al presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano. Resta da capire cosa decideranno i vari componenti del cosiddetto “tavolo dei moderati” che finora hanno dialogato con Nicola Fici. Detto che Paolo Ruggieri andrà sicuramente con la Adamo, non è scontato che seguano la stessa strada Eleonora Lo Curto, Massimo Grillo, Stefano Pellegrino e, soprattutto, Giovanni Sinacori e Flavio Coppola. Fici, però, a questo punto, ha il dovere di tentare di riunire quanto più possibile le forze di centrosinistra, aggiungendo al dialogo con il gruppo di Daniele Nuccio anche quello con l’amministrazione comunale e con altri pezzi dell’area progressista marsalese. Sullo sfondo, ci sarebbe anche l’opzione delle primarie, lanciata da Diego Maggio con l’idea di cementare un accordo chiaro e trasparente tra gruppi che finora sono andati in ordine sparso. Ma, al momento, l’appello dell’ex dirigente della Provincia non ha trovato risposte. Tra gli effetti collaterali delle novità di queste ore potrebbe esserci anche il tramonto definitivo della ricandidatura di Renzo Carini, che (per ragioni diverse) difficilmente andrà in competizione con Adamo e Fici, nonostante pressanti inviti “a bere l’amaro calice” giunti da alcuni suoi sostenitori politici.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta