Una querelle a mezzo stampa e social vede il Vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero e Matteo Salvini da due opposte fazioni. Che Mogavero non avesse molte “simpatie” per il leader della Lega era già noto e lo ha ribadito in un’intervista sul Corriere della Sera. Secondo Mogavero – che è aperto a dialogare con Salvini così come voleva farlo con Gheddafi, dice – il popolo cattolico non è quello di Salvini, perchè “si professa tale ma non lo è”. Mentre sul fatto che l’ex ministro affermi che bisogna portare con sè il Vangelo, Mogavero afferma netto: “Vorrei sapere quale Vangelo usa. Dove trova scritto rimandiamoli a casa loro”.
Il fatto deriva dalla dichirazione del Cardinale Ruini in cui invita la Chiesa a dialogare con Salvini. Per il Vescovo di Mazara, Ruini ha fatto bene ad aprire al dibattito ma bisogna giocare a carte scoperte. L’interessante punto di vista di Mogavero ha attirato le attenzioni di Matteo Salvini che, con la dialettica che lo contraddistingue ha fatto sapere tramite tweeter: “Il popolo di Salvini si professa cattolico ma non lo è…” Parola di monsignor Mogavero. Caspita amici, vi conosce uno per uno per giudicarvi con tale sicurezza! Io mi tengo stretta la mia Fede e l’amore per i miei figli e per l’Italia. Amen”.
Mogavero, che ha fatto parlare di sè molte volte – in passato ha chiesto anche le dimissioni di Silvio Berlusconi da Premier “per il bene del Paese” – all’interno della Conferenza Episcopale Siciliana è vescovo delegato per le migrazioni e nel settembre 2010 è stato nominato membro della Commissione episcopale della CEI per le migrazioni. Temi per lui molto sensibili.