Nuovo importante tassello in vista dell’apertura del nuovo Tribunale di Marsala. Ieri mattina, infatti, il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha incontrato magistrati, amministrativi e avvocati in servizio nel comprensorio lilybetano, visitando anche la nuova struttura di via del Fante, accompagnato dal presidente del Tribunale Alessandra Camassa e dal procuratore Vincenzo Pantaleo. Bonafede ha avuto parole di apprezzamento per il lavoro che viene svolto al Tribunale di Marsala, (definito “un’eccellenza nazionale”) che in base agli ultimi dati statistici ministeriali risulta quello con il più basso numero di procedimenti civili contenziosi ordinari ultra-triennali in proporzione alle pendenze complessive (24 su 3118, pari allo 0,8%). La presidente Camassa ha ricordato come quello lilybetano sia un circondario strategico nella lotta alla mafia, in quanto vi si celebrano i processi ai sodali di Matteo Messina Denaro, soffermandosi sui rischi legati ad ulteriori scoperture nella pianta organica. A riguardo, il Ministro pentastellato ha sottolineato come il governo Conte abbia trovato “un settore al collasso”, sia per gli organici che per l’edilizia, rivendicando l’impegno di assumere 4500 nuove unità in due anni, tra amministrativi e magistrati. Rispetto alla lunghezza dei tempi di apertura del nuovo Palazzo di Giustizia (i cui lavori sono stati avviati nel 2007 su un progetto del 2000), Bonafede ha affermato: “E’ l’immagine di come sono andate le cose in Italia per la giustizia. Adesso la giustizia non deve più aspettare, ha aspettato troppo”. Parole di encomio, a riguardo, sono state rivolte dal Guardasigilli nei confronti della presidente Camassa e dell’amministrazione Di Girolamo, che hanno lavorato sinergicamente per raggiungere un obiettivo auspicato da tutta la comunità, oltre che dagli operatori del settore.
Sembra dunque ormai tutto pronto per il trasferimento, con le nuove udienze fissate già a partire dal 1 ottobre e l’inaugurazione ufficiale della nuova struttura di via del Fante, in programma per l’11 ottobre. Le prime operazioni di trasferimento sono già iniziate, ma la parte più consistente del trasloco avverrà in estate. Si dice convinto dell’importanza di una nuova struttura per gli operatori della giustizia il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Giuseppe Spada: “Il trasferimento ci consentirà di avere locali nuovi, con tutti i requisiti da un punto di vista tecnico, tecnologico e per quanto riguarda gli spazi. Affronteremo sul campo le eventuali criticità che si verificheranno. Sono comunque sicuro che il nuovo Palazzo di Giustizia sarà all’altezza delle aspettative”.
“Credo che a questo punto non ci siano più problemi”, sottolinea il sindaco Alberto Di Girolamo, che aggiunge: “Quando mi sono insediato mi era stato detto che il nuovo Tribunale era pronto. In realtà non era pronto per niente. Abbiamo cominciato un percorso, d’intesa con la presidente Camassa, che adesso sta arrivando a conclusione”. A questo punto, da ottobre in poi, il Comune tornerà in possesso dei locali di piazza Borsellino (che attualmente ospitano il Tribunale) che diventeranno sede dell’ufficio tecnico e dell’urbanistica, da anni dislocati al cimitero e ad Amabilina. “Non serviranno particolari adeguamenti, entro fine 2019 credo riusciremo a fare tutto”, conclude Di Girolamo.