Con provvedimento dei giorni scorsi, emesso dal giudice del Tribunale di Sciacca Valentina Stabile, è stato disposto che un minore che frequentava la scuola dell’infanzia, venisse sottoposto alle vaccinazioni obbligatorie, ai sensi della legge vigente in materia.
Il giudice ha anche stabilito che ad occuparsi dell’adempimento del provvedimento sia eventualmente il padre del bambino che ha proposto il ricorso. “Nel corso di un procedimento di separazione è emerso il rifiuto della madre di sottoporre i propri figli alle vaccinazioni obbligatorie. – ci ha detto l’avvocato Pietra Angela Pantaleo del Foro di Marsala, rappresentante in giudizio del genitore del piccolo -. Per questo motivo ho depositato un ricorso al Giudice chiedendo di autorizzare il padre a sottoporre i figli alle vaccinazioni obbligatorie nonostante il rifiuto della madre, la quale non ha ottemperato nei termini del 10 marzo scorso, agli obblighi di legge, omettendo di sottoporre entrambi i figli alle vaccinazioni obbligatorie, nè ha depositato presso le segreterie degli uffici scolastici frequentate dai figli la documentazione sostitutiva”.
Lo scorso marzo, scaduto il termine previsto, il dirigente scolastico della scuola dell’infanzia frequentata dal minore non ha consentito l’accesso all’istituto del bambino, costretto a rimanere a casa, mentre al fratello non è stata inibita la frequenza alla scuola primaria, poiché nei suoi confronti prevale il diritto allo studio, ma è stata predisposta la procedura prevista dalla legge che prevede la segnalazione da parte del dirigente scolastico alla ASL competente affinché si attivino in ordine alla violazione dell’obbligo vaccinale. “Ho sostenuto – ci ha detto l’avvocato Pantaleo – che il rifiuto opposto dalla madre costituisce un grave inadempimento agli obblighi connessi alla responsabilità genitoriale di cui è pure investito il padre ricorrente”.
Il giudice, in accoglimento della tesi sostenuta dall’avvocato Pietra Angela Pantaleo ha dato ragione al padre dei bambini e ha autorizzato lo stesso a sottoporre i figli alle vaccinazioni previste per legge.