Raccolta differenziata ad Alcamo, parla l’assessore Russo: “L’obiettivo è arrivare al 70%”

redazione

Raccolta differenziata ad Alcamo, parla l’assessore Russo: “L’obiettivo è arrivare al 70%”

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domenica 06 Maggio 2018 - 16:41

A pochi giorni dall’ordinanza del primo cittadino, Domenico Surdi, sulla riduzione ad un turno del servizio di raccolta del rifiuto indifferenziato, abbiamo intervistato l’assessore al ramo per chiarirci le ragioni di tale scelta. Tra gli altri temi trattati nella conversazione con il membro della giunta pentastellata vi sono stati la situazione dell’approvvigionamento idrico e le anticipazioni sul piano triennale delle opere pubbliche che, però, non è ancora giunto allo studio della terza commissione consiliare.

Il sindaco Surdi ha emanato in questi giorni un’ordinanza per ridurre il passaggio della raccolta RSU ad un turno in città. Come mai siete arrivati a questa decisione all’indomani, tra l’altro, della premiazione del Comune di Alcamo tra gli enti siciliani più virtuosi per la raccolta differenziata?

Era una scelta che avevamo già iniziato a valutare all’indomani dell’aumento del costo del conferimento del RSU alla discarica di Bellolampo Ecoambiente, subito dopo Natale. Ci siamo resi conto che questo maggiore costo avrebbe comportato per tutti gli anni a venire un aumento generale della bolletta. Per cui, l’unico modo per contenere il costo dello smaltimento era quello di ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati da portare in discarica. Per questo motivo, una delle valutazioni che era stata fatta fin dal primo momento era quella di incentivare il cittadino a valutare meglio quello che mette nell’indifferenziato, togliere tutta la quantità di vetro e di plastica che continuiamo a trovare nell’indifferenziato e potere avere una minore quantità di rifiuto da portare in discarica. Uno dei metodi più conosciuti e più efficaci è quello di passare una volta soltanto a settimana perché in questo modo chiunque di noi guarda con maggiore attenzione. Poi, proprio nei giorni passati la finanziaria regionale ha messo delle somme a disposizione come premialità a chi supera la soglia del 65% di raccolta differenziata e lì siamo corsi subito a pubblicare l’ordinanza, perché abbiamo notato in questi ultimi mesi una leggera flessione. Mentre eravamo già al 60%, negli ultimi mesi siamo tornati qualche punto sotto. Non ce lo possiamo permettere. Quindi, sia per motivi dei costi maggiori sia per gli incentivi in termini economici che la Regione Sicilia ha messo in finanziaria, noi abbiamo assolutamente l’obiettivo di superare in maniera stabile il livello del 65% se non addirittura avvicinarci e, siamo nelle condizioni di farlo, al valore del 70% della raccolta differenziata. Questa ordinanza, dunque, si limita al territorio della città ed è un periodo di prova che durerà fino a dopo l’estate, proprio per testare sia le condizioni di raccolta da parte dell’azienda sia la volontà di spingere i cittadini a ridurre la quantità di rifiuto indifferenziato che viene messa fuori dalla porta ogni volta che c’è la raccolta. Di fatto, abbiamo avuto modo di vedere sia per l’esperienza di altri comuni virtuosi sia per le condizioni che abbiamo riscontrato sul nostro territorio, che eravamo ad un passo dalla possibilità di raccogliere l’indifferenziato e a domicilio soltanto una volta a settimana. Il nostro problema finora è stato quello di organizzare, viste le dimensioni della città, un servizio che poteva reggere la quantità di rifiuto in ogni caso da raccogliere. Per cui, è stata trovata questa soluzione, concordata con la società che raccoglie i rifiuti in questo momento. Quindi, in metà città il rifiuto indifferenziato viene raccolto il martedì e in metà città il sabato. Questo, di fatto, mette le famiglie nelle condizioni di sapere che a casa mia il servizio passerà sempre il sabato, da un’altra parte un’altra famiglia sa che passerà sempre il martedì.

Il Consiglio comunale ha deciso la costituzione dell’ARO per l’ente. Ma quando sarà possibile intravedere il bando per l’affidamento del servizio di raccolta?

Dopo che il Consiglio comunale ha deciso di andare in ARO la palla è tornata alla giunta che ha fatto il progetto della raccolta dei rifiuti, quello che poi sarà messo a gara. Questo progetto è stato in qualche maniera condiviso con le commissioni e arriverà tra qualche giorno in Consiglio comunale. È stato trasmesso alla Regione che lo ha visionato, ma che non ha ancora espresso pare. Nel momento in cui arriverà l’approvazione in Consiglio comunale a pochi giorni avremo pure quello della Regione Sicilia. Io penso che potremo fare il bando in breve tempo, nell’arco di 15, 20 giorni. Quindi, dovrebbe essere pubblicato agli inizi dell’estate.

Ci sono delle novità sul fronte dell’approvvigionamento idrico?

Sul fronte dell’approvvigionamento idrico c’è il calo fisiologico della sorgente Dammusi per cui quella decina di litri in meno che arrivano da lì non ci consentono di avere il ritmo a tre giorni. E, quindi, da poche ore siamo passati ad una turnazione su quattro giorni proprio per garantire un tempo utile a tutti a ricevere l’acqua. Quindi, almeno tre o quattro ore di acqua. Chiaramente, siamo in un momento transitorio per cui ci può essere qualche difficoltà, ma, per la quantità di acqua che riceviamo, sommando Dammusi e Siciliacque, il turno a quattro giorni dovrebbe dare acqua sufficiente per potere reintegrare tutte le riserve idriche a tutte le famiglie. Poi, probabilmente ci saranno delle criticità, perché noi abbiamo riscontrato che zone come via Florio, via Fusinato oppure via Senatore Parrino, essendo quelle più lontane e più in difficoltà da un punto di vista idraulico, sono le prime ad accorgersi di questa riduzione di risorsa idrica.

A che punto sono i lavori di efficientamento energetico di Cannizzaro?

Il progetto di Cannizzaro arriverà in giunta tra qualche settimana, una decina di giorni. Approveremo delle opere aggiuntive sul bypass e nello stesso istante la ditta procederà alla realizzazione. Secondo il calendario che mi è stato proposto dovremmo avere il bypass realizzato nel mese di giugno. Probabilmente, prima della festa della Madonna potremmo pure avere l’acqua di Cannizzaro che arriverà ad Alcamo tramite la condotta di Dammusi, mediante questo bypass.

Quindi, attualmente i lavori sono fermi?

Sì, si sono fermati perché era necessario fare queste opere aggiuntive che non erano ancora state approvate in linea tecnica e che lo saranno nei prossimi giorni.

Ancora non è giunto nella commissione consiliare competente il Piano triennale delle Opere Pubbliche. Come mai questo ritardo e quali lavori pubblici la città troverà in cantiere?

Dal punto di vista formale il Piano triennale non è arrivato in Consiglio comunale, ma è già stato più volte discusso con alcuni membri della terza commissione perché quest’anno ci troviamo in una posizione un pò strana per cui il documento unico di programmazione, cioè il DUP, e il bilancio stanno camminando insieme. In realtà il DUP doveva essere pronto da parecchi mesi, il bilancio ne sarebbe stata la conseguenza. Visto che i tempi erano maturi per il bilancio, le due cose stanno andando avanti insieme e, quindi, anche il Piano triennale è stato impostato in maniera più dettagliata rispetto a come doveva essere nel DUP. Sono state trovate delle somme a copertura di tutte queste attività e devo dire che, a parte alcune opere che avevano già iniziato un loro percorso nel Piano triennale precedente, le nuove opere sono molto spesso legate ai bandi di prossima uscita come quello sugli interventi sulle scuole. Poi, tutto passerà in mano al Consiglio comunale che essendo sovrano da questo punto di vista potrà pure aggiungere delle opere che in questo momento non sono previste. Il Piano triennale scritto dalla giunta è sempre il piano base su cui il Consiglio comunale può fare tutte le modifiche e le integrazioni che vuole. Quindi, non è un Piano triennale ingessato che il Consiglio comunale vede e non ha modo di modificare. È soltanto la base per potere iniziare i lavori all’interno dello stesso.

Dunque, troveremo prevalentemente i progetti?

Sì, sicuramente c’è una parte di incarichi di progettazione ma poi ce ne sono altre che riguardano il fronte dell’efficienza dell’acqua, delle risorse idriche, della distribuzione idrica e quello della viabilità, che sono i punti essenziali. Sicuramente, un passo in avanti enorme è fatto con la previsione di procedere a delle gare non per affidamenti di lavori limitati a singole opere di manutenzione, ma accordi quadro che ci permettono di avere una ditta anche su più annualità. Per cui, una ditta che si aggiudica la gara per la riparazione dell’acquedotto, delle perdite idriche, sarà una ditta a nostra disposizione con un listino prezzi per un periodo di tempo molto più lungo e su chiamata, non come è stato in passato su singoli interventi già manifesti per il quale si andava a fare un progetto per riparare un problema che già esisteva.  Con il passaggio all’accordo quadro, saremo in condizioni di rispondere nell’arco di poche ore o pochi giorni a un problema di perdita idrica piuttosto che a un problema di fognatura e così anche per l’illuminazione pubblica o per la viabilità, per problemi di buche nelle strade. Nel Piano triennale ci sono già le somme previste per passare alla tipologia di accordo quadro rispetto agli appalti singoli.

Sono poche le notizie che trapelano riguardo le politiche energetiche comunali. Eppure, è una delle stelle del Movimento.

Da assessore alle politiche energetiche ho fatto un lavoro di prima indagine. Ho visto quali sono gli edifici e le utenze comunali più energivore e quali sono quelle su cui è possibile intervenire. La prima delle utenze più pesanti è il depuratore. E sul depuratore è stato già affidato un incarico per il completamento della linea fanghi e per una prima valutazione sull’efficientamento energetico per cui, a breve, spero di avere indicazioni per realizzare un intervento e ridurre il costo in bolletta elettrica del depuratore. Poi, ci sono alcuni edifici importanti come il museo di arte contemporanea, la biblioteca, il palazzo di vetro. Alcuni di questi hanno già delle tecnologie abbastanza recenti, come il palazzo di vetro per il condizionamento e altri aspetti. Su tutti tentiamo di realizzare degli impianti fotovoltaici gestibili, però, dalla macchina comunale e, quindi, sotto i 20 kilowatt. Altro passo che vogliamo fare dal punto di vista dell’efficienza energetica è quello sulle scuole: 25 edifici su cui davvero c’è molto da fare. Stiamo lavorando per potere usufruire dei prossimi bandi sull’edilizia scolastica e riuscire a intervenire su tutti gli edifici scolastici. Abbiamo un gruppo di lavoro che è già attivo per realizzare la fase preparatoria che si incrocia con la fase, poi, di realizzazione degli incarichi e opportunità che sono arrivati dalla Regione Sicilia, come ad esempio per il monitoraggio dei solai, per una messa in sicurezza dal punto di vista sismico e altre attività che erano finanziate da altre fonti di finanziamento. Mettere insieme tutte queste professionalità per potere arrivare poi ai progetti è quello che si sta facendo in questi giorni.

Linda Ferrara

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