Antonella Ingianni: “Cambiamo Marsala, partendo dalla questione climatica” VIDEO

Vincenzo Figlioli

Antonella Ingianni: “Cambiamo Marsala, partendo dalla questione climatica” VIDEO

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mercoledì 10 Dicembre 2025 - 06:40

Il percorso è stato avviato. Ma adesso, nella costruzione della proposta politico-amministrativo che vede la coalizione progressista sostenere il progetto civico di Andreana Patti occorrerà costruire l’idea di città da proporre alla comunità marsalese. Ne è consapevole Antonella Ingianni, dirigente nazionale di un partito – Europa Verde – che intende contribuire in maniera sostanziale al programma amministrativo, a partire dall’attenzione al clima e alla questione sociale.

GUARDA LA VIDEO-INTERVISTA:

Come procede il confronto tra la coalizione progressista e il progetto civico di Andreana Patti?

Europa Verde è dell’idea che si debba costruire una coalizione forte, coesa e unita, innanzitutto per contrastrare a livello locale la destra, in maniera parallela rispetto a quello che si fa a livello nazionale e regionale. Alla base c’è l’idea di costruire un programma importante che determini il futuro della città, in maniera ben delineata. Per Europa Verde il futuro della città non può che partire dalla questione climatica: a livello globale e a livello globale è necessario agire in maniera tale da constrare quei fenomeni che hanno effetti devastanti sull’agricoltura, sul rischio idrogeologico, sull’acqua disponibile. A partire dalle politiche climatiche, energetiche e sociale si deve costruire un’idea futura di città.

Quali interventi ritenete irrinunciabili a riguardo?

Irrinunciabili è una parola forte. Sono dell’idea che le forze del centrosinista e quelle civiche devono, ognuno con il suo vissuto e le proprie sensibilità, trovare un accordo forte su temi importanti, in maniera da costruire qualcosa di solido. Bisogna raggiungere l’unità anche a costo di fare qualche passo indietro su alcuni aspetti, con l’obiettivo di combattere le idee negazioniste della destra che, a livello nazionale e locale, spadroneggiano. Se è questo l’obiettivo, io credo che sui temi si possa trovare l’unità. Partire dalla questione climatica, a livello locale, significa lavorare sulla mobilità, pensare all’agro-ecologia, alla questione dell’acqua, con la necessità di sistemare la rete di distribuzione idrica dove abbiamo più del 50% di dispersione. C’è il tema del turismo: pensiamo a un turismo lento, rispettoso dei territori, di qualità…Marsala dovrebbe essere a misura di bicicletta, ma servono piste ciclabili pensate correttamente, mezzi pubblici efficienti e non esternalizzati, servono zone con limitazioni di velocità, penso alle famose “città 30”…Tutte cose che vanno studiate, ma che rientrano nell’idea di città che non vogliono consumare altro suolo, ma recuperare quello che si ha. Bloccare il consumo di suolo è un’idea di una modernità assoluta, perchè se piove sull’asfalto è acqua perduta, se piove su un suolo libero è acqua che finisce nelle falde.

Come insegna il modello Copenaghen…

Esattamente. Lì hanno cominciato 30 anni fa a ragionare in questi termini…E poi penso alla necessità di dare dignità alle aree naturali, affinchè possano offrire quei servizi eco-sistemici di cui abbiamo bisogno tutti: aria pulita, acqua…Quelle aree non vanno aggredite, demolite, distrutte, ma vanno rinaturalizzate, curate, protette…E poi penso che dobbiamo tornare a piantare alberi: l’albero è la macchina più efficiente nell’assorbimento dell’anidride carbonica. Più alberi avremo, meno anidride carbonica ci sarà in circolazione e di conseguenza saremo meno esposti al riscaldamento climatico. Detta così, potrebbe sembrare una cosa banale, ma ci sono tecniche di riforestazione urbana che possono dare a città, contrade e territori una vivibilità più sistemica, con benefici per l’agricoltura, il turismo, l’economia.

Rispetto a cinque anni fa, c’è qualche pista ciclabile in più, qualche area verde in più. Come vedete la città e gli interventi che sono stati effettuati dall’amministrazione Grillo?

A me pare che gli interventi effettuati siano andati più verso un’ulteriore cementificazione, se pensiamo all’area di Salinella o al lungomare. Interventi così si facevano negli anni ’60, ritengo che dobbiamo pensare ad altro. Pensare che la crisi climatica sia un problema degli altri, che un acquazzone molto forte sia semplice maltempo è un pensiero negazionista che si oppone a quanto dimostrato dalla cultura scientifica. Ridare ai territori quella quota di naturalità di cui hanno bisogno credo che sia il modo migliore per pensare alle nuove generazioni.

Il fronte progressista, storicamente, ha sempre riservato una particolare attenzione al tema delle diseguaglianze economiche e sociale. La sensazione è che, negli ultimi anni, siano aumentate, a Marsala come nel resto del Paese. Come intendete agire su questo versante?

Parlare di diseguaglianze, di povertà, significa parlare di giustizia sociale, di cui siamo convinti portatori. La questione sociale va affrontare con un welfare corretto, ma anche determinando le opportunità affinchè si sviluppino lavori green e torni ad essere centrale la viticoltura a Marsala, che ha bisogno di irrigazione e di non perdere suolo per la desertificazione, di reintrodurre la frazione organica. Dovremmo tornare a parlare di economia circolare che è il modo migliore per innescare la nascita di nuovi lavori e di rinvigorire quell’economia legata alla viticoltura che da noi era centrale.

Al di là dell’amministrazione, è innegabile che la presenza in Consiglio comunale sia determinante nell’orientare il dibattito cittadino su alcuni temi. Sarete presenti con una vostra lista alle prossime amministrative?

AVS presenterà una lista, con la convinzione di avere una rappresentanza in Consiglio comunale, perchè è nelle sedi istituzionali che i ragionamenti politici puri diventano sostanza. La lista si connoterà in maniera specifica con persone che aderiscono convintamente all’ideale verde: non cerchiamo persone che vogliono attraversare quest’esperienza in maniera superficiale, ma persone che, a fronte di una propria autonomia personale, possano contribuire in maniera seria e completa al dibattito politico cittadino.

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