La sanità trapanese sarebbe sprofondata in una fase di immobilismo pericoloso, con procedure ferme, criticità irrisolte e un clima di incertezza che rischia di minare il funzionamento stesso dell’Azienda sanitaria provinciale. È questa la denuncia, durissima, lanciata dalla segreteria provinciale del Nursind Trapani, che parla di una situazione “diventata ormai insostenibile”. “L’Asp è in uno stato di forte immobilismo – afferma il sindacato –. Tutte le attività necessarie alla sicurezza degli ospedali e al funzionamento della macchina sanitaria hanno subito rallentamenti gravi. Ma ciò che più preoccupa è il silenzio totale sulla sanità trapanese, un silenzio ormai intollerabile”.
Il caso referti, l’inchiesta fantasma e un commissariamento che non convince
Secondo il Nursind, l’Azienda non avrebbe ancora spiegato cosa sia emerso dall’inchiesta interna avviata dopo il noto “caso referti”, che aveva sollevato indignazione e acceso i riflettori sulle inefficienze dell’Asp. “Nonostante qualche passo avanti sui ritardi – afferma il sindacato – non si sa più nulla dell’indagine interna”. Nemmeno l’arrivo, a luglio, del nuovo commissario straordinario inviato da Roma avrebbe accelerato i tempi: “L’iter amministrativo procede in modo lento e incomprensibile. Ritardi così gravi nei percorsi di stabilizzazione del personale non si erano mai visti. Il sistema di incarichi è fermo da mesi, bloccando la macchina sanitaria”. Il Nursind parla anche di un preoccupante paradosso: “La commissariatura nasce in un momento straordinario, ma oggi persino l’ordinario è diventato straordinario”.
Ospedali fatiscenti, auto danneggiate e progetti milionari andati in fumo
Il sindacato elenca una lunga serie di criticità rimaste senza risposta:
- Presunti danneggiamenti alle auto nei pressi del presidio ospedaliero di Marsala, “ma senza alcun riscontro o provvedimento”.
- Ingressi fatiscenti dei Pronto soccorso di Trapani e Castelvetrano, da tempo segnalati.
- La bocciatura del progetto del nuovo ospedale di Alcamo, dopo milioni di euro in progettazione.
- Contratti di medici, infermieri e OSS in scadenza, con incertezza sul rinnovo.
- Un sistema di sanificazione di divise e biancheria definito “insufficiente e malfunzionante”.
- Persino la formazione aziendale sarebbe in forte ritardo.
“Il commissariamento non ha migliorato nulla – puntualizza il Nursind –. Anzi, la situazione sembra peggiorare”.
Il timore di un nuovo cambio ai vertici
A tutto questo si aggiunge ciò che il sindacato definisce un clima di destabilizzazione: “Si rincorrono voci su un possibile nuovo cambio di commissario, che alimenterebbe ancora più incertezza”. Intanto, diversi atti sarebbero stati inviati alla Regione e resterebbero in attesa di risposte.
L’appello alla Regione: “Fermate questa deriva”
Il Nursind rivolge un appello accorato al presidente della Regione e all’assessore alla Salute: “È necessario un input forte per sbloccare la macchina amministrativa e tirare fuori l’Asp da questa pericolosa stasi. Se non si interviene subito, il rischio è di ritrovarsi di fronte a nuovi casi come quello dei referti”. Un allarme che il sindacato lancia a nome degli operatori sanitari e dei cittadini, convinto che la sanità trapanese non possa permettersi di restare ancora “intrappolata in un immobilismo che mette a rischio sicurezza, servizi e dignità professionale”.