Marsala: ruspe in una casa alla Spagnola, gli anziani proprietari non vogliono lasciarla

redazione

Marsala: ruspe in una casa alla Spagnola, gli anziani proprietari non vogliono lasciarla

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giovedì 06 Novembre 2025 - 16:39

Ne abbiamo sentite tante, negli ultimi fatti di cronaca italiana, di vicende anche drammatiche, di abitazioni che vengono demolite o di persone che vengono sfrattate. Talvolta con un epilogo drammatico, altre volte sono casi ‘necessari’. Non è facile contemperare la legge con l’aspetto umano e sociale, soprattutto quando ad abbandonare i propri beni – in cui c’è dentro storia, affetto, ricordi – sono persone fragili. La storia che vi raccontiamo proviene da Marsala e ha come protagonista, suo malgrado, una coppia di anziani. Il signor L. ha 86 anni e sua moglie di 80, entrambi con dei problemi di salute di natura cardiaca, certificata dai loro medici, avevano fatto costruire una casetta negli anni ’80 in contrada Spagnola, al civico 66/o. Vivevano lì da sempre e per loro rappresenta l’alcova che per oltre 40 anni ha custodito tutte le loro memorie, come quando portavano lì al mare i loro figli.

La legge siciliana del ’76

Ma quella casetta sistemata e con un pò di verde, si trova entro i 150 metri dal mare e la legge afferma che “… le case costruite entro i 150 metri dalla battigia in Sicilia non sono sanabili a causa di un divieto di edificazione che è da considerarsi immediatamente efficace e non ammette condono per le costruzioni abusive successive al 31 dicembre 1976“. Inoltre la Corte Costituzionale, interpellata dal Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, ha ulteriormente chiarito che non si possono costruire nuovi immobili e non si può sanare o condonare in Sicilia entro i 150 metri dal mare a partire dalla L.R. del 1976.

Arrivano le ruspe

La casa della coppia di coniugi quindi, deve essere abbattuta. E non è facile arrivare a superare gli 80 anni e a capire che si deve lasciare il proprio nido sicuro. A parlare è il figlio, S. L.: “Ho urgenza di fare conoscere all’opinione pubblica la storia di mio padre e di mia madre che si trovano a piangere ininterrottamente da giorni e non vogliono uscire dalla loro casa alla Spagnola. E’ arrivato l’ordine di demolizione da parte del Comune di Marsala e domattina arriveranno le ruspe. I miei genitori è una vita che combattono tra denunce e Tribunale per difendere la loro casa, l’unica proprietà di cui dispongono e in cui hanno la residenza. Adesso verranno buttati fuori da casa e noi figli stiamo cercando di aiutarli. Ma chiediamo anche un aiuto al Comune di Marsala e ai Vigili urbani e ai tecnici comunali: dateci una proroga per cercare di rasserenarli, perchè temiamo per la loro salute, sono soggetti deboli con patologie al cuore ed altri acciacchi vari e temiamo che possa succedergli qualcosa. Chiediamo un pò di tempo per tranquillizzarli e fargli capire la situazione, perchè al momento non vogliono uscire dalla loro casa, benchè un camion è già venuto sul posto per caricare tutte le loro cose”.

Un messaggio finale per le Autorità

Il figlio rivolge un appello alle Autorità competenti: “Fermate le operazioni di demolizione, se dovete farlo fatelo in un secondo momento o quando non ci saranno più i miei genitori, non adesso sotto i loro occhi. Perchè per loro è un colpo al cuore e se succederà loro qualcosa, chi sarà il responsabile?”.

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