In seguito alle recenti dichiarazioni del Sindaco Massimo Grillo dopo la bocciatura della delibera sulla trasformazione di Marsala Schola in Marsala Servizi, un gruppo di consiglieri comunali interviene per chiarire la propria posizione e difendere il corretto equilibrio tra gli organi istituzionali del Comune di Marsala. I consiglieri precisano che il voto contrario espresso dall’Aula “… non rappresenta un atto di chiusura, bensì l’esercizio pieno e legittimo delle prerogative di indirizzo e controllo proprie del Consiglio comunale”. Secondo i firmatari – Eleonora Milazzo, Pietro Giacalone, Vito Milazzo, Elia Martinico, Leonardo Orlando, Gabriele Di Pietra, Flavio Coppola, Walter Alagna, Nicola Fici, Mario Rodriquez, Rino Passalacqua, Pietro Cavasino, Giuseppe Carnese, Michele Accardi, Antonio Vinci, Rosanna Genna, Leonardo Pugliese, Giancarlo Bonomo – la delibera presentata dalla Giunta “… si è rivelata priva di un’adeguata base tecnica, di un supporto istruttorio coerente e di una visione strategica chiara e sostenibile”.
“Serve riforma con analisi puntuale”
“Non è sufficiente cambiare il nome a un’Istituzione per risolverne le criticità: serve una riforma concreta, fondata su analisi puntuali, obiettivi misurabili e un piano gestionale realistico e trasparente”, si legge nella nota. Nel documento vengono ricordate le difficoltà vissute negli ultimi cinque anni: ritardi nella partenza degli scuolabus, problemi nell’avvio del servizio mensa, carenze nella manutenzione delle strutture scolastiche e la necessità dell’intervento del Consiglio comunale – culminato persino nell’occupazione dell’Aula – per garantire l’assistenza igienico-personale agli alunni con disabilità.
Gli aspetti economici della proposta
Un passaggio critico è dedicato anche agli aspetti economici della proposta: “Nella costituzione di Marsala Servizi era previsto un cospicuo aumento dell’indennità del Consiglio di Amministrazione, con ulteriori oneri per le casse comunali, in un momento in cui sarebbe invece necessario destinare ogni risorsa al miglioramento dei servizi essenziali e al sostegno delle famiglie”. Una scelta, definita … “priva di giustificazione economica e sociale”, che secondo gli esponenti di Sala delle Lapidi “… conferma l’impostazione poco oculata di un progetto più attento agli equilibri interni che all’interesse collettivo”.
“Il sindaco delegittima l’aula”
Il gruppo di consiglieri propone invece un approccio diverso: concentrarsi sul miglioramento delle funzioni originarie dell’Istituzione, garantendo efficienza, puntualità e qualità nei servizi scolastici, anziché disperdere risorse in ambiti eterogenei come eventi o contenitori culturali. “Per rilanciare davvero Marsala Schola, occorre un piano operativo concreto che garantisca continuità nei servizi, strutture scolastiche dignitose e una programmazione educativa integrata con le realtà culturali e produttive del territorio”. I firmatari respingono inoltre “con forza” i tentativi del sindaco di “delegittimare il ruolo dell’Aula”, ricordando che il Consiglio comunale è “l’unico organo democraticamente eletto chiamato a rappresentare l’intera comunità marsalese”. “Attribuire al Consiglio la responsabilità della bocciatura di una proposta carente e improvvisata è un errore politico e istituzionale che conferma la deriva gestionale e comunicativa di questa Amministrazione”, scrivono i consiglieri, che accusano il Sindaco di usare “… i canali istituzionali per fare propaganda di parte e per attaccare un organo democratico”.
I consiglieri firmatari fanno una valutazione dell’attuale Amministrazione Grillo
Il documento si chiude con una valutazione netta del mandato amministrativo di Grillo: “Dopo cinque anni di mandato, il bilancio amministrativo del Sindaco si presenta fallimentare: mancano risultati tangibili, la città è priva di una visione strategica, e i principali servizi pubblici soffrono di ritardi, disorganizzazione e assenza di programmazione. Marsala merita un governo locale capace di ascoltare, pianificare e realizzare, non una gestione priva di prospettiva”. Infine ribadiscono la necessità di un confronto “fondato su serietà, trasparenza e rispetto reciproco”, sottolineando che “le scorciatoie comunicative, la propaganda e le narrazioni distorte non servono a Marsala”. “Servono competenza, responsabilità e senso delle istituzioni. Solo da un dialogo autentico, da una progettualità solida e da un rispetto reale delle regole democratiche può nascere un futuro credibile per la nostra città”.