A “Il mare colore dei libri”, il Festival dell’Editoria di Marsala organizzato dalla Navarra Editore, Antonella Sciurba, già presidente della ONG Mediterranea Saving Humans, presenta due libri che parlano di migrazione. Il primo è stato scritto da lei, dal titolo “Dove le cose accadono” (Navarra), storie di razzismo istituzionale e lotte di comunità nella Sicilia di inizio millennio. Attraverso il racconto dell’esperienza del Laboratorio Zeta a Palermo e della Rete antirazzista siciliana, Alessandra Sciurba – docente di filosofia del diritto ed attivista – ci guida nella conoscenza della Storia delle migrazioni verso l’Italia, il cui racconto è da tempo deviata da una visione allarmistica ed emergenziale del fenomeno.
L’altro libro, edito dalla Sellerio, è stato scritto da Alaa Faraj “Perchè ero ragazzo”, scritto in prigione. Nell’agosto del 2015 la Libia è un paese devastato dalla guerra civile, l’Italia dista 500 chilometri, circa un’ora di volo, Alaa ha appena vent’anni. È uno studente di ingegneria, una promessa del calcio libico, alle spalle una famiglia pronta a sostenerlo nel suo sogno: raggiungere l’Italia, la porta dell’Europa, forse un nuovo inizio, la speranza concreta di un futuro felice. Ottenere un visto, però, è impossibile, i canali umanitari non esistono, l’unica strada è salire a bordo di un barcone insieme a tre amici, anche loro calciatori. Accusato di essere uno degli scafisti, Alaa Faraj continua ad affermare da dieci anni la sua innocenza. Antonella Sciurba ha presentato i libri con il responsabile di Libera Trapani e Finestre sul Mondo, Salvatore Inguì.
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