Bene comune e identità: Antonella Ingianni indica la rotta per Marsala. “Alleati col civismo? Sì, ma senza condizionamenti”

Vincenzo Figlioli

Bene comune e identità: Antonella Ingianni indica la rotta per Marsala. “Alleati col civismo? Sì, ma senza condizionamenti”

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mercoledì 17 Settembre 2025 - 06:40

Reduce dalla seconda edizione di “Terra”, Festa nazionale di Alleanza Verdi Sinistra, la dirigente nazionale di Europa Verde, Antonella Ingianni è tornata a Marsala con un carico di temi e spunti di discussione che vorrebbe inserire nel dibattito locale. Sullo sfondo c’è l’atteso appuntamento con le amministrative della primavera 2026, da cui passano scelte politiche e programmatiche destinate a ridisegnare il futuro della città.

Com’è andata la partecipazione a Terra, la festa di Avs a Roma?

Sono stati cinque giorni estremamente interessanti. Anzitutto, c’è stato un confronto tra Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni che ha rinsaldato la coalizione progressista, puntando sulle cose che uniscono e sottolineando il fatto che, uniti, i partiti di centrosinistra hanno la forza per mandare a casa il centrodestra. E’ stata un’iniezione di politica vera, di entusiasmo, motivazione, soprattutto per i tantissimi giovani presenti. C’è stato anche un incontro straordinario con Francesca Albanese che ha emozionato, spiegato e parlato con cognizione di causa, mostrando di essere una persona che conosce la questione palestinese come poche altre. Interessante anche l’incontro con Grazia Francescato, ambientalista storica che ha sottolineato il valore della transizione energetica e del rispetto per il nostro pianeta. Così come quello con la storica attivista americana Sharon Lavigne, vincitrice del premio Goldman 2021 per l’ambiente e inserita dal Times tra le cento personalità più influenti del pianeta. Queste giornate hanno dimostrato che quando gli input partono da persone di spessore sono sempre coinvolgenti e motivanti. I partecipanti, a loro volta, si sono impegnati a portare quest’esperienza sui propri territori, in modo da mutuarla.

Come pensate di mutuare questi argomenti sul territorio?

Anzitutto, raccontandoli. Parlandone con i gruppi dirigenti locali, con gli iscritti… Sono convinta che conversazioni che hanno temi di sostanza possano migliorare l’approccio alle questioni e farle diventari temi della politica.

Non ha la sensazione che in questa fase Marsala sia un po’ più distante dal dibattito nazionale?

A Marsala c’è una sorta di rassegnazione che rende sfumate le necessità reali che invece il territorio ha, almeno da un punto di vista del dibattito di sinistra. Sul dibattito di destra, magari, Marsala è più presente. A Marsala si deve ragionare di temi concreti per smuovere i cittadini, anche andando incontro a discussioni animate. La politica può anche essere impopolare. L’appiattimento è sottostare. La politica non é solo parlare alla pancia delle persone, ma è anche favorire l’evoluzione culturale del territorio. Non è solo ragionare di quello che alla gente piace, sull’onda delle emozioni o finalizzato al benessere effimero. Il rispetto del bene comune deve essere il tema centrale. Il bene comune non deve essere piegato all’interesse economico, ma orientato al benessere di ogni cittadino.

Da dove ripartire, nel breve periodo?

Sono certa che tutti i partiti di centrosinistra siano d’accordo su temi fondamentali: consumo di suolo zero, buona forestazione urbana, Stagnone come area di interesse ambientale e non parco giochi per bimbi viziati, mobilità dolce, sviluppo delle comunità energetiche, ritorno della facoltà di viticoltura ed enologia che abbiamo fatto scappare, attenzione all’agricoltura, il rifiuto come risorsa…Parlare di questi argomenti significa parlare di clima, perchè la crisi climatica è un dato reale e bisogna ripartire dalle città, attraverso scelte di sostenibilità e scelte che inducano all’economia circolare, di cui c’è un’indispensabile necessità.

Da alcune settimane è in corso un’interlocuzione tra i partiti del centrosinistra e Andreana Patti, che ha dato la propria disponibilità a candidarsi. Europa Verde può essere parte di questo progetto?

Insieme a Pd, M5S, Psi, abbiamo incontrato Andreana Patti che si è proposta come possibile candidata a sindaco. Credo che il centrosinistra insieme al civismo possa andare lontano e avere risultati ottimi, a condizione che il civismo sia libero da condizionamenti e capace di ragionare sul presente della città. Credo che il centrosinistra debba conquistare una grande fetta di astensionismo, mostrandosi capace di parlare con chiunque si dichiari antifascista, cercando nel voto libero la propria forza. Per quanto ci riguarda, stiamo lavorando a una lista di AVS-Europa Verde per il Consiglio comunale, con candidati buoni e giusti.

Che momento sta attraversando Marsala?

La città sembra stia perdendo i propri connotati paesaggistici. E, a mio giudizio, è di una gravità assoluta. I tratti di un paesaggio sono identitari per i cittadini di un luogo: Capo Boeo, come le “sciare”, i timponi di posidonia, sono risorse che devono essere curate, perché sono lo specchio della nostra identità. Se “asfaltiamo” tutto, rendendo ogni luogo uguale a qualunque altro di un territorio diverso, avremo fatto un danno enorme. I soldi vanno spesi per curare, rinaturare, restaurare. Buttare cemento, come vedo che sta succedendo in ogni angolo della città, mi infastidisce, perché significa aggravare, senza rendersene conto, il costo della situazione ambientale in cui ci ritroviamo tutti.

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