Partiranno ufficialmente il prossimo 10 settembre i lavori per la nuova barriera soffolta lungo la litoranea nord di Trapani. Un’opera dal valore complessivo di 11,8 milioni di euro, attesa da oltre vent’anni e finalmente approdata alla fase esecutiva dopo un iter complesso, segnato da passaggi burocratici e vincoli ambientali.
Il progetto, approvato dalla giunta lo scorso 12 agosto, mira a difendere un tratto di costa storicamente fragile: le mura di Tramontana e le spiagge sottostanti, da decenni erose dalle mareggiate. A ribadirlo è l’assessore ai lavori pubblici Enzo Guaiana, che non nasconde la soddisfazione per il traguardo raggiunto: “Si tratta di un intervento strategico per la città, un segnale di costanza e impegno per la tutela del nostro litorale”.
L’assessore sottolinea come dietro il via libera vi sia stata una determinazione politica e tecnica fuori dal comune: “Abbiamo dovuto superare un percorso estremamente complesso, tra vincoli ambientali e ostacoli burocratici. Ma non abbiamo mai arretrato, convinti che fosse nostro dovere restituire alla città un’opera tanto attesa”.
La barriera sarà collocata in punti nevralgici: da Piazza Vittorio a Torre di Ligny, passando per via delle Sirene, il lungomare Dante Alighieri e l’area della chiesa di San Liberale. Non solo difesa, dunque, ma anche rigenerazione: l’opera prevede la realizzazione di strutture di consolidamento a mare, programmi di monitoraggio ambientale e il trapianto di Posidonia oceanica per favorire il ripristino degli habitat marini.
“Negli ultimi cinquant’anni la nostra città ha perso oltre venticinque metri di costa. È un fenomeno senza precedenti in Sicilia – ricorda Guaiana – legato non solo alla forza del mare, ma anche a decenni di urbanizzazione incontrollata e di scarsa attenzione al paesaggio. Con questa barriera vogliamo invertire la rotta: proteggere le mura storiche e al tempo stesso favorire il recupero delle spiagge”.
Dei 11,8 milioni stanziati, circa 7,7 saranno destinati a lavori e progettazione, mentre la quota restante coprirà spese tecniche, oneri imprevisti e attività di monitoraggio.
“Questo cantiere è la prova che l’amministrazione non lascia nulla indietro – conclude l’assessore –. Recepiamo ogni opportunità di finanziamento e la trasformiamo in un’azione concreta. Non ci fermiamo davanti a nulla: l’obiettivo è il bene della città, la salvaguardia del suo patrimonio e la creazione di nuove prospettive ambientali e turistiche”.