In Sicilia, le cronache politiche tornano ad essere scosse da un’inchiesta su fondi pubblici erogati con criteri opachi e che vede il Presidente dell’Ars Galvagno indagato. Nel mirino c’è un contributo di quasi 300mila euro destinato al Trapani Calcio, all’interno della legge regionale sugli “Interventi finanziari urgenti” approvata il 12 agosto 2024. Una norma pensata per affrontare emergenze come la siccità o sostenere enti in crisi. Il finanziamento, per “scopi sociali”, è stato destinato al progetto “Trapani Invittissima”. Una proposta che dovrebbe promuovere il turismo sportivo sul territorio ma che riguarda principalmente le attività sportive della squadra, trasformando ogni partita in evento promozionale e ogni trasferta in una presunta operazione di marketing. A torto o a ragione. La cifra, pari a 296mila euro, è stata erogata dall’Assessorato regionale al Turismo come “contributo straordinario”. Tra le spese rimborsate figurano alberghi, ristoranti, mezzi di trasporto e una pubblicità all’aeroporto di Birgi con il volto del presidente del club, Valerio Antonini che peraltro già campeggia allo scalo “Vincenzo Florio”.
Il caso ha sollevato polemiche perchè né il Messina (società che sta vivendo una grossa crisi economica), con un passato in Serie A, né il Catania hanno ricevuto fondi simili, pur militando nella stessa categoria. La questione è ora al vaglio di diverse Procure e della Corte dei Conti, che stanno esaminando l’uso del capitolo da 8 milioni di euro del turismo. Intanto, nel Comune di Trapani, l’assessora Rosalia D’Alì ammette di non essere mai stata informata dell’iniziativa, nonostante la rilevanza economica. Poi si apre un altro capitolo a parte, rispetto a quello giudiziario. Se la promozione sportiva può essere considerato volano turistico. Per chi – come noi giornalisti – ha sempre raccontato che una città deve promuovere eventi culturali e sportivi come carta vincente per attirare il turismo – oltre ad avere servizi adeguati e presentarsi pulita ed accogliente – potrebbe avere una valenza concreta. Ma bisogna approfondire senz’altro.