Marsala, “Abusivismo e danni ambientali nel litorale di San Teodoro”

redazione

Marsala, “Abusivismo e danni ambientali nel litorale di San Teodoro”

Condividi su:

lunedì 07 Luglio 2025 - 06:00

La sezione marsalese di Rifondazione Comunista, guidata dal segretario Davide Pastore, accende i riflettori su una vicenda che riguarda il litorale di San Teodoro, in particolare nella spiaggetta della Torre, dove – secondo quanto segnalato dal partito – sarebbe tornato il lido in un’area protetta, con pratiche ritenute fortemente lesive per l’ambiente. “È certamente un bene – dichiara Davide Pastore, segretario del PRC di Marsala – che gli operatori possano riprendere il loro lavoro e tanti è arrivato il tempo di lavorare. Un lavoro stagionale che spesso, purtroppo, porta con sé lavoro precario, poco retribuito, e a volte “nero” o “grigio””.

I danni alla spiaggetta di Torre San Teodoro e l’appello di PRC

Ma il cuore della denuncia non è solo legato alle condizioni lavorative: il tema centrale riguarda il presunto ritorno di attività abusive sulla spiaggetta di San Teodoro, zona tutelata dal vincolo naturalistico. Pastore si sofferma su un’azione specifica: l’installazione di ombrelloni attraverso una trivellazione profonda oltre 60 centimetri, anche in mare. “Ma sappiamo che la trivellazione continuata in spiaggia arreca danni all’ecosistema? – si chiede il segretario del PRC – E che la trivellazione a mare, dove sono depositate tante uova di pesce, è ancora peggio?”. Il partito lancia quindi un appello diretto alle istituzioni: “Ma sappiamo che il mare è un bene comune e non può essere in alcun modo privatizzato? Lo sa il Comune? Lo sa il Corpo di Polizia Municipale?“, incalza Corrado Carpintieri, responsabile del PRC per il programma. “Lo sa la Guardia Costiera? Lo sa il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri?”.

I dubbi di una nuova concessione balneare

Il dubbio sollevato da Rifondazione riguarda l’eventuale rilascio di una concessione per queste attività: “Se fosse così – osserva Carpintieri – sarebbe molto grave perché quella, oltretutto, è una zona protetta. Non è così? Allora cosa si aspetta ad intervenire? Si aspetta, forse, la fine della stagione estiva, così ci saremmo fatti qualche amico che, con l’avvicinarsi delle elezioni, potrebbe sempre essere utile?”. L’appello finale di Pastore è netto e diretto: “La spiaggia e il mare sono di tutti e devono essere rispettati nella loro natura. Chi di competenza intervenga”. Rifondazione Comunista Marsala chiede dunque trasparenza, controlli rigorosi e il pieno rispetto delle norme ambientali per tutelare un patrimonio naturale che appartiene alla collettività.

Condividi su:

Un commento

  1. Giovanna rallo 7 Luglio 2025 15:13

    Ci sono cartelloni che specificano cosa si puo fare in quell’area e cosa no?
    Ci sono servizi di pulizia e controlli?
    Ci sono contenitori per i rifiuti periodicamente svuotati?
    Il comune di tutto questo si dovrebbe occupare e non solo di favorire gestioni private del territorio a danno dell’ambiente e della collettività che ha il diritto di fruire gratuitamente di un bene comune come il mare.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta