Dopo settimane sospese tra attesa e transizione, le Isole Egadi hanno finalmente voltato pagina. Il tempo del commissariamento, lungo quasi due mesi e mezzo, è alle spalle. L’arcipelago ha ritrovato un’amministrazione politica legittimata dalle urne, e con essa, un respiro nuovo, fatto di volti noti, nuove ambizioni e un ritrovato senso di appartenenza. Giuseppe Pagoto è tornato a indossare la fascia tricolore, chiamato ancora una volta a guidare una delle comunità più peculiari e complesse del Mediterraneo. Ma non è solo il ritorno di un sindaco ad aver segnato questo passaggio: a rendere emblematico l’inizio di questo nuovo ciclo amministrativo è soprattutto la presenza femminile ai vertici del Consiglio comunale.
Per la prima volta (in realtà la seconda, come nella precedente amministrazione, n.d.r.), entrambe le cariche di vertice dell’assemblea civica sono state affidate a due donne: Giuseppa Montoleone, medico, eletta presidente, ed Ezia Crimaudo, imprenditrice, sua vice. Due figure diverse, complementari, ma accomunate da una dichiarata volontà di apertura, ascolto e attenzione verso le fragilità sociali. Nelle parole della presidente Montoleone si è letta una chiara intenzione di dare voce a chi spesso resta ai margini: le donne, i più deboli, gli invisibili. “Non dimentichiamo le conquiste di chi ci ha preceduto”, ha detto con emozione, ricordando la lunga strada percorsa dalle donne per arrivare ai luoghi delle decisioni. “Questa presidenza sarà vigile, attenta, accogliente. Ma anche ferma, se necessario. La politica non può essere solo rappresentazione: dev’essere azione concreta”. La sua è stata una dichiarazione d’intenti limpida, pronunciata con fermezza e misura. Un invito alla responsabilità condivisa, anche nei confronti dell’opposizione, rappresentata nel Consiglio dal gruppo “Egadi Meravigliose”, guidato da Francesco Sammartano. Dall’altra parte, la maggioranza si è strutturata attorno al gruppo “Movimento per le Egadi – Pagoto Sindaco”, con Angelo Sercia capogruppo.
All’interno dell’Aula consiliare siedono oggi dodici rappresentanti eletti, espressione del pluralismo dell’arcipelago: Giuseppa Montoleone, Dafne Borgia, Ignazio Lucido, Antonino Oliveri, Angelo Sercia, Emanuela Serra, Luana Carriglio, Ezia Crimaudo, Maria Sinagra, Antonino Lo Iacono, Giorgia Maiorana e Francesco Sammartano. Una squadra che fonde esperienza, radicamento territoriale e passione per la comunità. A fianco del sindaco, una Giunta comunale formata da quattro assessori, espressione di professionalità radicate nel tessuto sociale ed economico delle isole. Il ruolo di vice sindaco è stato affidato a Emanuele Sardina, funzionario del Ministero dell’Economia, che gestirà alcune delle deleghe più strategiche: Bilancio, Trasporti, Programmazione economica, Tributi e le “Isole” intese come articolazioni autonome da valorizzare. Accanto a lui, Dafne Borgia, già assessore, con un curriculum accademico solido e una visione rivolta all’innovazione culturale e sociale, si occuperà di Scuola, Cultura, Sport, Sanità, Personale e Attività produttive. Lorenzo Ceraulo, ingegnere ed ex dirigente pubblico, seguirà Urbanistica, PNRR, Opere pubbliche, Protezione civile e Patrimonio. Infine, Ignazio Lucido, volto noto del turismo e dell’associazionismo locale, avrà deleghe centrali come Politiche sociali, Giovani, Pesca, Agricoltura e Servizi demografici. La squadra è composta, la rotta è tracciata. Ma nessun passaggio istituzionale sarebbe stato completo senza l’ultimo saluto di chi ha retto le sorti del Comune nel limbo post-sfiducia.
Pietro Valenti, commissario straordinario, ha lasciato con garbo e schiettezza il testimone, non senza consegnare un bilancio lucido del suo mandato. Due mesi e mezzo intensi, nei quali – come ha sottolineato – non si è limitato al ruolo di traghettatore. Ha messo mano ai bilanci, offerto suggerimenti, cercato di ricucire i fili di una macchina amministrativa affaticata e sfilacciata. Il suo congedo è stato netto e cordiale. Ha parlato di reparti comunali isolati tra loro, come “Repubbliche marinare”, della mancanza di un indirizzo forte, dell’urgenza di rinnovare la pianta organica e rafforzare il vertice amministrativo. Ora tutto è nelle mani della nuova amministrazione. Le Egadi ripartono con una guida politica definita, una squadra pronta a mettersi al lavoro e un Consiglio comunale che, nelle intenzioni dei suoi protagonisti, vuole essere più che un luogo di dibattito: uno spazio reale di democrazia. E soprattutto, un’occasione di riscatto per un arcipelago che, tra bellezza e fragilità, chiede attenzione, visione e concretezza.